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Pachino, incendio in via Pietro Nenni: distrutto dal rogo il «Bar del Sole»

La vetrina dell’esercizio commerciale sarebbe stata infranta: all’interno trovate pure tracce di benzina

PACHINO. Le lingue di fuoco hanno divorato tutto quanto si trovava all'interno dell'attività commerciale. È stato distrutto dalle fiamme il «Bar del sole» di via Pietro Nenni, quasi di fronte alla struttura della vecchia stazione ferroviaria di Pachino, nella notte tra sabato e domenica: gli investigatori non escludono l'atto a scopo intimidatorio.
Il rogo è scoppiato poco prima delle due e a dare l'allarme sarebbero stati gli inquilini di un appartamento della stessa palazzina di via Nenni che ospita l'attività commerciale. Sul posto sono piombati i carabinieri della stazione di via Maucini e i vigili del fuoco del distaccamento di Noto che sono riusciti a domare le fiamme dopo un’ora di lavoro, anche se già il proprietario ed altre persone avevano iniziato le operazioni di spegnimento con mezzi di fortuna. Poco dopo le 3 l'incendio era stato già spento.
Dai primi elementi raccolti dagli uomini del 115 del distaccamento netino, pare che la vetrina dell'attività commerciale sarebbe stata trovata infranta ma ancor prima che il fuoco si propagasse. Al punto da far ipotizzare uno scasso per intrufolarsi all'interno del bar.
Infatti, pare che siano anche state ritrovate delle tracce di carburante proprio all'altezza della vetrina andata in frantumi. Quando il rogo è divampato all'interno del «Bar del sole» ha seminato distruzione: dal sopralluogo effettuato dai militari dell'Arma della stazione di via Maucini sarebbero poche le cose scampata alla morsa devastante delle fiamme. Banconi bruciati, frigoriferi andati in fumo, pareti e soffitto distrutti ed ogni tipo di immobile presente all'interno dell'attività commerciale di via Nenni. Fortunatamente, stando a quanto emerso nei momenti successivi all'incendio, l'attività commerciale sarebbe stata coperta da assicurazione contro gli incendi e gli atti vandalici.
Dalla ricostruzione della vicenda gli investigatori non escluderebbero un atto intimidatorio col fuoco, quindi la matrice dolosa dell'incendio. Già durante la stessa notte i carabinieri guidati dal maresciallo Andrea De Meis hanno sentito il proprietario del bar ed hanno avviato un'indagine per tentare di ricostruire la vicenda e risalire alle cause che hanno portato all'incendio.

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