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Rifiuti, non arrivano gli stipendi: braccio di ferro con i lavoratori

L’Igm blocca i pagamenti e le organizzazioni di categoria minacciano lo sciopero: sospesi gli straordinari

SIRACUSA. Raccolta dei rifiuti nuovamente a rischio in città. I lavoratori dell'Igm non hanno ricevuto il pagamento degli stipendi di aprile e da ieri sera sono in stato di agitazione con il blocco dello straordinario. La mobilitazione è stata proclamata dai segretari provinciali del settore Igiene ambientale della Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel, Giovanni Marchese, Maurizio Fontana, Salvatore Pollicita, Paolo Iacono e Piero Piazzese che hanno anche indetto lo sciopero generale per il 31 maggio. Riprende quindi il ”braccio di ferro” tra lavoratori da un lato e Comune ed azienda dall'altro. La tregua è durata poco meno di un mese. Ieri è scaduto il secondo termine per il pagamento degli stipendi che era stato fissato dopo il vertice convocato nei giorni scorsi dal prefetto Armando Gradone. E non sono bastate neanche le garanzie che erano state date dall'amministrazione comunale in attesa, così come aveva spiegato nei giorni scorsi il dirigente del settore Servizi finanziari, Giorgio Giannì di una prima parte di soldi dal ministero delle Finanze. «Attendiamo il trasferimento dei fondi da parte del Governo - ha detto il dirigente del Comune - contiamo entro venerdì di poter ricevere le risorse che abbiamo già sollecitato. Per quanto riguarda il canone di aprile è di 1 milione e 600 mila euro che non appena versate dal Governo provvederemo a subito a girare all'azienda». Giannì ha anche riassunto l'importo che il Comune attende di poter incassare. «Comprendiamo le proteste dei lavoratori - ha spiegato il ragioniere generale del Comune - ma va detto anche che il Comune vanta crediti per 5 milioni e mezzo, dei quali 4 milioni dallo Stato e 1,5 dalla Regione. Finora il Comune ha inoltre incassato solo 1 degli 8 milioni di euro previsti con il pagamento della prima rata della Tarsu del 2012, causata dalla morosità delle famiglie ma anche dei ritardi nella notifica delle cartelle da parte dell'ente di riscossione».
Da parte dell'azienda, che ieri ha incontrato i dipendenti si chiarisce che in mancanza del canone non ancora percepito dal Comune non si è in grado di poter pagare gli stipendi. Risposte che hanno spinto i sindacati unitariamente a riprendere la protesta. Da oggi potrebbero quindi verificarsi nuovamente situazioni di emergenza igienica in città con cassonetti colmi e discariche sparse dal centro storico alla Mazzarrona, da Epipoli alle zone balneari, così come si è verificato per una settimana tra la fine di aprile e l'inizio di questo mese. «Non possiamo più attendere oltre - ha detto il segretario del settore Igiene ambientale dell'Ugl, Paolo Iacono - gli impegni presi in Prefettura non sono stati rispettati e non abbiamo altra scelta che proclamare lo sciopero fissato per il 31 di maggio. I servizi fino a quella data saranno regolarmente svolti».

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