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Augusta, impera il «divieto di balneazione»

SIRACUSA. Augusta un’isola senza mare anche per la prossima stagiona balneare. Sono, infatti, stati in sostanza riconfermati anche per questa estate ormai alle porte le zone di divieto alla balneabilità dove non è possibile effettuare il bagno per svariati motivi, che vanno dall’inquinamento, alla presenza di aree pericolose perchè a rischio frana o perchè i tratti di mare ricadono in area militare o portuale. In particolare gli assessorati regionali alla Salute e al territorio e ambiente hanno indicato, nell’apposito decreto poi recepito dalla commissione straordinaria del Comune, che ha ordinato il divieto di balneazione, come non idoneo per fare il bagno, per inquinamento il lato est del canale di Brucoli a 200 metri a sud dalla scarico fognario della frazione marinara.
In quel tratto di mare, infatti, il monitoraggio effettuato dall’Asp, ha evidenziato il superamento dei parametri batteriologici sui campioni di acqua prelevati, dallo stesso scarico e fino a punta tonnara non ci si può immergere, invece, per altri motivi, in primis per la mancanza di sicurezza così come dalla sponda destra della foce del fiume San Leonardo a 200 metri a nord. E a rischio di crollo e di frana è una delle zone più bella della costa augustana, meglio conosciuta come “Sbarcatore dei turchi”, che già negli anni scorsi è stata interdetta alla balneabilità, con un’apposita ordinanza dalla capitaneria di porto, e dove è vietato tuffarsi fino alla zona sud del faro santa Croce. Non è possibile, invece, accedere liberamente nelle acque che vanno da cala “Spezzantennola” fino al “Granatello” e che insistono nella zona militare di Punta Izzo, dove un tempo si trova il vecchio poligono di tiro, ormai dismesso che però continua a rendere inaccessibile agli augustani una parte di scogliera tra le più selvagge e naturali della zona.
Tra le interdizioni alla balneabilità c’è anche la presenza del porto che rende impossibile, per ovvie ragioni di inquinamento e mancata sicurezza, fare il bagno dalla zona militare del Granatello fino alla foce del fiume San Marcellino e alla stazione di Megara Giannalena. Si può, insomma, fare il bagno con tranquillità solo nella zona più frequentata dagli augustani, il Faro santa croce e a capo Campolato dove l’acqua risulta più cristallina per l’assenza nelle vicinanze di scarichi fognari.
Quest’anno la stagione balneare in Sicilia ha avuto ufficialmente inizio il primo aprile scorso e terminerà il prossimo 31 ottobre, così come disposto l’anno scorso dall’assessorato regionale al territorio e ambiente.

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