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Salme «sfrattate» ad Avola, resti negli ossari

Il provvedimento riguarderà loculi e tombe con concessione scaduta, per i quali i familiari dei defunti non hanno provveduto al rinnovo

AVOLA. Avviso alla cittadinanza, “definitivo e in derogabile”, per tutti i parenti e congiunti dei 27 defunti che occupano uno dei loculi che il comune intende «liberare». Salme a suo tempo tumulate e per le quali, fino a oggi, i familiari non hanno provveduto al rinnovo della concessione alla scadenza dei 35 anni, secondo quanto previsto dal nuovo regolamento di polizia cimiteriale. Il mancato rinnovo della concessione per l’ulteriore periodo di trenta anni comporterà da parte del Comune la decadenza della stesa concessione, con il collocamento dei resti mortali nell’ossario comune, e il conseguente recupero del loculo e la successiva rassegnazione tramite vendita per concessione. Familiari ed eredi dei defunti che non rinnoveranno la concessione potranno in ogni caso entro 30 giorni successivi alla data di scadenza presentare domanda di estumulazione dei resti mortali per l’autorizzazione del trasferimento in altro loculo. E’ in sintesi questa la nuova disposizione e provvedimento decisa dall’amministrazione comunale e pubblicizzato con un “avviso alla cittadinanza” sul sito web istituzionale del Comune, che potrebbe intendersi come un vero e proprio esproprio, dopo che “ è stata rilevata l’esistenza di 27 loculi, di cui all’elenco allegato, ubicati nel vecchio cimitero Lotto 1, contenenti i resti mortali di salme tumulate da oltre 35 anni, le cui concessioni trenta cinquennali sono scadute e per i quali gli aventi causa, nonostante sia stato notificato avvivo di scadenza, non hanno manifestato interesse al rinnovo.” In questo caso, recita l’avviso pubblico, gli aventi diritto potranno effettuare entro 60 giorno dalla data di pubblicazione del presente avviso (10 maggio 2013), il pagamento per il rinnovo della concessione per ulteriori trenta anni alle tariffe vigenti all’atto del rinnovo

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