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Immigrazione, nuovo sbarco a Fontane Bianche

Un motopesca egiziano si è incagliato tra gli scogli dell'area balneare di Siracusa. Abordo c’erano 29 extracomunitari, tra loro anche 5 bambini, tutti di nazionalità siriana. Hanno viaggiato per otto giorni

SIRACUSA. Sono arrivati completamente disidratati dopo un viaggio di otto giorni. Tra di loro anche 5 bimbi piccoli che hanno chiesto subito un po’ di latte. Ancora uno sbarco lungo la costa di Fontane Bianche, nella zona di Punta del Cane. Nella serata di sabato un motopesca egiziano di poco più di 13 metri si è incagliato tra gli scogli dell’area balneare della città. A bordo c’erano 29 extracomunitari, tutti di nazionalità siriana, che sono poi stati trovati da polizia e guardia di finanza sia nella zona dello sbarco che nei terreni vicini. Gli uomini del gruppo interforze per il contrasto all’immigrazione clandestina, guidato da Carlo Parini, hanno subito avviato le indagini. La priorità è stata però l’assistenza medica nei confronti degli extracomunitari, tra i quali c’erano anche due donne. Tutti, ma soprattutto i bambini, erano fortemente disidratati e per questa ragione i medici hanno fornito loro latte e acqua.
Nessuno però era in gravi condizioni e non è stato necessario alcun ricovero all’ospedale «Umberto I». Secondo quanto ricostruito dagli uomini del gruppo interforze, il gruppo di siriani, tra i quali anche due nuclei familiari, sarebbe partito dalla Turchia otto giorni fa. Un viaggio durissimo, a causa delle pessime condizioni meteo marine, che li ha portati a finire il proprio percorso sugli scogli di Fontane Bianche. Con loro anche gli scafisti, con molta probabilità egiziani, che si sarebbero dati alla fuga dopo lo sbarco. Le indagini sarebbero dirette proprio alla loro identificazione. Gli uomini coordinati da Parini hanno anche scoperto che gli extracomunitari avrebbero pagato, per poter salire a bordo del motopesca, fino a 5 mila euro. Dopo essere stati medicati, tutti e ventinove sono stati trasferiti al centro «Umberto I», in città.

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