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Noto, la refezione al Maiore sospesa in anticipo I genitori: «Fare ripartire il servizio»

La mensa doveva chiudere a fine mese ma è ferma dal 29 aprile. Bonfanti: mancano alcuni documenti

NOTO. «Stop» alla mensa scolastica, si ritorna al freddo panino di mezzogiorno. Monta la protesta tra i genitori degli alunni che frequentano la scuola “Francesco Maiore”, il terzo Istituto comprensivo che sorge in via Roma, nella parte bassa della città, e che raggruppa materna, elementari e medie per un totale di quasi settecento scolari. La mensa, partita all’inizio di quest’anno, ha subito una battuta d’arresto: dal 29 aprile scorso è ferma, mentre il capitolato prevedeva la sua naturale conclusione a fine maggio. E i genitori dei piccoli, che già avevano manifestato il loro disappunto lo scorso dicembre proprio per via dei lunghi ritardi accumulati nell’avvio del servizio, ora sono tornati sul piede di guerra per quella sospensione che non riescono a comprendere. «Anche perché – spiegano - mancano dei seri e obiettivi motivi. Pare che tutto sia legato ad un cavillo burocratico. Motivazioni privi di consistenza che però a noi stanno creando notevoli disagi». Già, perché per superare le difficoltà le mamme hanno chiesto un colloquio con il dirigente scolastico al quale è stato chiesto di procedere, almeno sino a quando il servizio non verrà ripristinato, alla compresenza delle insegnanti in modo da ridurre l’orario fino alle 13,30. «Una soluzione che però la scuola non accetta», sostengono le mamme. E allora? «Allora siamo costrette a lasciare i nostri figli tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, sino alle 16, con un panino. Non mi sembra che questo sia il massimo», dice la signora Assunta. «La nostra proposta di ridurre l’orario delle lezioni con la compresenza, è stata respinta dal capo d’istituto secondo il quale la scuola è del tutto estranea a questa vicenda. Se colpe ci sono vanno ricercate altrove». Intanto un comitato, nato spontaneamente tra alcune mamme, ha deciso già da stamani di andare a prendere i piccoli a scuola qualche ora prima del suono della campanella. «È una situazione insostenibile: chi ha il dovere di intervenire si dia subito da fare, altrimenti noi metteremo in pratica i nostri propositi». Chiarezza nelle parole del sindaco Corrado Bonfanti. «Come accade in tema di aggiudicazioni – dice -, al fine di avviare con tempestività il servizio, lo scorso gennaio c’è stata la consegna con riserva di legge. Una volta acquisiti i documenti di rito, secondo quanto disposto dalla legge, sono emerse alcune carenze, non sanate dalla ditta aggiudicataria, per cui siamo stati costretti a sospendere l’appalto. Tuttavia siamo fiduciosi che a breve il servizio sarà ripristinato».

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