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Cancro, nella zona di Augusta c’è un’incidenza maggiore

I risultati di uno studio del settore epidemiologico dell’Istituto superiore di sanità

AUGUSTA. L'impatto sanitario nel sito di interesse nazionale per le bonifiche di Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa: ricerca, sanità pubblica, comunicazione. Di questo si parlerà giovedì prossimo all'incontro, il secondo dopoil convegno del dicembre scorso sul "Progetto Sentieri", promosso da Legambiente Augusta per aggiornare sullo stato delle ricerche e sulle indicazioni che se ne possono trarre ai fini della prevenzione e della tutela della salute dei cittadini.
A relazionare sarà Pietro Comba, direttore del reparto di Epidemiologia ambientale del dipartimento Ambiente e connessa prevenzione primaria dell'istituto superiore di sanità. "Recentemente è stato reso noto lo studio sull'incidenza oncologica nei comuni del sito di interesse nazionale per le bonifiche "Priolo" (Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa) - fa sapere Enzo Parisi di Legambiente Augusta- realizzato in collaborazione fra Iss e registro tumori della Provincia e si riferisce agli anni 1999-2006.
Lo studio prende in esame i soggetti con una diagnosi di tumore in una delle sedi selezionate, individuate precedentemente in base ad una ipotesi eziologica riguardante fattori di rischio di tipo ambientale, e che al momento della diagnosi risiedevano in uno dei comuni in studio".
I dati sono poi stati accorpati per genere, età e comune di residenza ed elaborati i rapporti di incidenza per 35 cause tumorali, o loro accorpamenti, nei singoli comuni. "Dall'analisi - conclude- è emerso che nell'area del Sin di Priolo l'incidenza oncologica nel suo insieme e per specifiche cause tumorali è in eccesso rispetto al resto della provincia, evidenziando un maggior carico nei comuni di Augusta e Siracusa".

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