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Ortigia, via Roma chiusa al traffico Gli esercenti: «Necessari i servizi»

Il consigliere Impallomeni: «Organizzare un referendum per evitare decisioni unilaterali»

SIRACUSA. Un referendum per decidere se riaprire o meno via Roma al traffico veicolare. La proposta arriva dal consigliere comunale Pippo Impallomeni dopo che dai commercianti della zona di Ortigia sono arrivate posizioni contrastanti sulla chiusura ad auto e moto di via Roma. La decisione di realizzare l’area pedonale è stata presa ormai diversi mesi fa ma tra i titolari delle attività commerciali della zona i pareri sono discordanti. «La chiusura al traffico - ha spiegato Concetto Costa, uno dei commercianti storici della città - è stata più che positiva e non a caso abbiamo ricevuto anche complimenti dai turisti». Di diverso avviso è invece Mario Mamo. «A noi crea non pochi problemi - ha continuato Mamo - anche per le cose più semplici come può essere scaricare oggetti da riparare». I commercianti sembrano d’accordo solo su un punto, l’assenza di servizi. «Più che pensare a riaprire la strada al traffico - ha aggiunto Costa - si pensi a offrire servizi adeguati perchè allo stato attuale l’isola pedonale è monca». «È chiaro che servono servizi che consentano a cittadini e turisti di raggiungere più agevolmente tutte le zone del centro storico di Ortigia - aggiunge Mamo -, ma al momento bisogna parlare con le cose che abbiamo. Sappiamo tutti che i servizi mancano quindi è necessario venire incontro ai commercianti». Una delle soluzioni possibili la illustra lo stesso Impallomeni. «Si potrebbe pensare - dice il consigliere comunale - a prevedere almeno due posti auto riservati, in piazza Archimede, per i commercianti di via Roma. In questa maniera si potrebbero alleviare i disagi per il carico e lo scarico della merce». Ma Impallomeni avanza anche un’altra richiesta, proprio per raccogliere il parere sia dei residenti che dei commercianti del centro storico di Ortigia. «Sono convinto - sostiene Impallomeni - che l’amministrazione comunale dovrebbe organizzare un referendum da tenere magari una domenica. In questa maniera si potrebbero sentire tutti i residenti e gli stessi commercianti e capire cosa vuole la gente. Sarebbe un modo per non prendere decisioni unilaterali. È chiaro che bisogna anche lavorare sui servizi perchè alleviare quanto più possibile i disagi nel caso in cui si lasciasse invariata l’isola pedonale». 

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