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«Siamo ridotti alla disperazione» L’urlo di dolore dei dipendenti Crass

Da 9 mesi senza stipendio, hanno protestato dinnanzi all’ingresso del Comune. Forse in arrivo 70 mila euro

AUGUSTA. Si dicono disperati perchè non sanno come andare avanti e avanzano anche 9 mesi di stipendio i lavoratori della cooperativa sociale "Crass", che ieri mattina hanno protestato davanti all'ingresso del Comune. Poco più di una sessantina di persone, quasi tutte donne, ha stazionato pacificamente davanti al Municipio, non effettuando l'assistenza domiciliare agli anziani, uno dei servizi sociali affidati al Comune che però spesso viene pagato con ritardo e che ha creato negli anni, e insieme ad altri servizi, un arretrato di circa 900 mila euro da parte dell'amministrazione.  "C'è la disperazione di non poter affrontare neanche le normali spese quotidiane, come quelle della benzina, il necessario per mio figlio o quelle mediche - racconta Giusy, una delle operatrici della casa famiglia- ho un figlio di tredici anni e sono sola e come tanti sono costretta a chiedere prestiti ai miei genitori. Rivolgo un appello alla commissione del Comune perché qui non si tratta più di un mese di arretrato, ma di quasi un anno, eppure soprattutto noi che curiamo la casa famiglia abbiamo un lavoro di grande responsabilità con queste persone e volte lavoriamo senza percepire neanche un centesimo".  In mattinata una delegazione di lavoratori, accompagnata da Giuseppe Orefice responsabile Fp-Cgil terzo settore, Franco Nardi, segretario provinciale Fp-Cgil- e da Carmelo Lo Turco, segretario della locale Camera del lavoro, è stata ricevuta a palazzo di città del vice prefetto della commissione che guida il Comune, Maria Rita Cocciufa.  "Ci è stato riferito che - hanno detto dopo l'incontro- in settimana dovrebbe essere emanato un mandato di pagamento di 70 mila euro. Per quanto riguarda i fondi regionali della legge 328 che finanziano alcuni servizi, insieme anche al segretario generale del Comune si stanno verificando i progetti e i documenti che riguardano l'aspetto amministrativo e quando ci sarà chiarezza saranno effettate le dovute liquidazioni". L'impegno con la delegazione e il sindacato è di rivedersi fra meno di un mese. Si dovrà anche parlare del piano di rientro, ma sopratutto quanto prima della scadenza del prossimo 30 aprile della proroga del servizio, concessa dalla commissione, che però sarebbe più orientata vero l'indizione di una nuova gara d'appalto piuttosto proseguire con l'utilizzo del sistema dell'accreditamento così come avviene ad oggi.

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