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Petrolchimico, una chiazza in mare «Residui di ruggine da Priolo Servizi»

Una striscia marrone estesa per oltre centocinquanta metri sul litorale, l’Arpa esegue i prelievi

PRIOLO. Una striscia marrone estesa per oltre centocinquanta metri nello specchio di mare antistante la stazione ferroviaria di Priolo ed il circolo nautico, a ridosso dello stabilimento Versalis. Lo sversamento, che si è registrato poco dopo le 9,30 di ieri mattina ha lasciato per oltre due ore una chiazza, è stato subito segnalato dall'azienda ed ha richiamato in pochi minuti decine di cittadini, provocando un allarme che si è propagato in tutto il paese. La presenza in mare della chiazza marrone sarebbe stata provocata a seguito delle operazioni di manovra effettuate da Priolo Servizi all'interno delle pompe utilizzate per l'immissione dell'acqua mare destinata al raffreddamento degli impianti ed all'approvvigionamento delle acque che servono per i servizi di antincendio. In mare sarebbero così stati immessi residui di ruggine presenti nelle condotte. Nessuna conseguenza sulle attività dell'impianto né sulle linee di produzione che sono rimaste regolarmente in marcia.
Sul posto sono intervenuti i tecnici dell'Arpa, la Protezione civile di Priolo, insieme ad una motovedetta della Capitaneria. Nella zona anche i carabinieri, la polizia ed i vigili urbani di Priolo che hanno effettuato anche una verifica nell'area degli stabilimenti. Presenti anche il sindaco Antonello Rizza e l'assessore comunale alla Protezione civile, Giovanni Parisi. L'Arpa ha prelevato alcuni campioni di acqua che saranno sottoposti ad analisi. Il circolo "L'anatroccolo" di Legambiente con il presidente Pippo Giaquinta ha espresso preoccupazione per i continui casi di "incidenti industriali" chiedendo "che venga fatta immediatamente piena chiarezza sulle cause dello sversamento".

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