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Sforato il Patto di stabilità a Rosolini: a marzo 240 dipendenti senza soldi

L’assessore al bilancio: è successo perché Roma ci ha imposto paletti rigidi. Risposte entro la prossima settimana

ROSOLINI. Il Comune di Rosolini ha sforato il patto di stabilità nel 2012 per un importo di 200 mila euro. Quello che è stato il «cavallo di battaglia» dell’amministrazione capeggiata dal sindaco Nino Savarino è stato disatteso proprio nella volata finale del suo mandato. Ad incidere sul mancato raggiungimento dell’obiettivo programmatico sono stati i limiti diventati «quasi proibitivi».
«Abbiamo chiuso con un milione di euro di utile - ha detto l’assessore al bilancio Gianni Castiglia -, ma i paletti imposti per il rispetto del patto di stabilità ci imponevano un utile di 1.200.000 euro. Se questo è successo è perché non potevamo più dire no alle imprese che avevano svolto i lavori per conto del Comune e che attendevano risposte. Inoltre nel novembre dello scorso anno la Regione ha cambiato le carte in tavola comunicandoci che ci avrebbe trasferito 500 mila euro di fondi in meno e questo a scombussolato il nostro bilancio che era già stato delineato. Sta di fatto che, rispetto ad altri Comuni, abbiamo limitato al massimo lo sforamento».
Il non rispetto del patto di stabilità avrà adesso come conseguenza un minore trasferimento dello Stato per l’importo non rispettato. Per l’assessore Castiglia, comunque, «lo Stato sembra essersi accorto in ritardo della rigidità dei vincoli imposti dal patto di stabilità e con il decreto salva imprese potrebbero esserci degli sviluppi positivi per i Comuni».
Altro grosso problema che l’amministrazione sta affrontando in questi giorni riguarda il mancato pagamento degli stipendi di marzo ai 240 dipendenti comunali. Stipendi che gravano per un totale di 400 mila euro, di cui 220 mila euro «netti» e 180 mila euro per ottemperare agli obblighi previdenziali e di tasse che compongono la retribuzione lorda di ciascun impiegato. In passato il Comune ha potuto fare ricorso alla facilitazione che consentiva fino a qualche mese fa di corrispondere le cifre nette e posticipare di due settimane il pagamento della parte «lorda». Adesso, invece, il pagamento dovrà essere effettuato in maniera unitaria.
«Mancano poco più di 50 mila euro per poter erogare gli stipendi - ammette l'assessore Castiglia-. Comprendo bene il disagio degli impiegati e dei funzionari, ma purtroppo la situazione é davvero difficile e non solo per il nostro Comune. L’amministrazione sta lavorando in maniera ininterrotta per l’emergenza che si è venuta a creare questo periodo particolare. Dovevamo versare la mensilità di marzo nella prima decade di aprile. Abbiamo messo in moto, però, tutti i canali per risolvere il problema e speriamo di poter dare risposte ai nostri dipendenti entro la prossima settimana». 

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