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Vinciullo lancia «Siracusa protagonista» «Rinuncio alla candidatura a sindaco»

Il deputato in campo con la propria lista civica. Attacco a Bellucci e Alicata: possiamo finire tutti davanti i probiviri

SIRACUSA. Ai ”colleghi” di partito ricorda che «tutti possiamo finire davanti ai probiviri» e poi lancia la propria lista «Siracusa protagonista» nata «per legittima difesa». Il deputato regionale del Pdl Vincenzo Vinciullo annuncia il ritiro della propria candidatura a sindaco ma irrompe comunque nella campagna elettorale con la propria lista civica. E al tempo stesso non risparmia, ancora una volta, critiche agli altri esponenti del Popolo della libertà. «Non avendo ottenuto nè risposta nè sostegno dal partito rispetto alla mia disponibilità a candidarmi - spiega Vinciullo - non potevo certo restare fuori dalla competizione. Per questo, per legittima difesa ho deciso di costituire questa lista e insieme alle persone che mi sostengono sono ufficialmente in campagna elettorale. Per quanto riguarda la mia candidatura a sindaco, avevo dato la disponibilità nel caso in cui si fosse raggiunto un accordo per una giunta di salute pubblica. Così però non è stato». Rispetto ai rapporti con il Pdl, Vinciullo spiega che «alla presenza dei coordinatori regionali si discuterà il da farsi, se il Pdl dovesse presentare una lista comunque la mia resterà in campo. Altrimenti, sarò costretto a intraprendere azione autonoma a tutela degli iscritti nel Pdl». Vinciullo scende dunque in campo anche se ancora non sarebbero stati stretti accordi con alcun candidato a sindaco. L’impressione, però, è che possa esserci un avvicinamento con Ezechia Paolo Reale e il suo «Progetto Siracusa». «A prescindere dallo schieramento - ha dichiarato Vinciullo - sceglieremo in base alla competenza, alla capacità e alla serietà del candidato e soprattutto in base al programma per la città». Il deputato regionale non si risparmia poi un attacco al coordinamento provinciale del Pdl. «Io continuo a ragionare in termini politici - sostiene Vinciullo - mentre la minoranza del Pdl continua con le minacce come quella di deferirmi ai probiviri. Sappiano che davanti ai probiviri possiamo finirci tutti anche perchè così potremmo raccontare come è stato amministrato questo partito, in provincia, negli ultimi anni e come è stata raggiunta, al congresso, quella maggioranza risicata, che adesso è minoranza».

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