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Pd, Marziano «commissaria» Gulino

Il deputato regionale: «Il coordinatore cittadino non pensi di poter gestire in autonomia la formazione delle liste per il Vermexio»

SIRACUSA. Il reclamo di Lo Giudice, la mano tesa di Garozzo, il ”commissariamento” del coordinamento cittadino da parte di Bruno Marziano. La tempesta scatenata nel Pd dalle Primarie del Centrosinistra promette di lasciare sul ”campo” qualche ”ferito” eccellente. Se il deputato nazionale Sofia Amoddio, componente dell’area che ha sostenuto la candidatura di Alessio Lo Giudice, ha ribadito che ”Garozzo ha vinto nettamente e che al partito serve unità”, il deputato regionale Bruno Marziano, anche lui sostenitore di Lo Giudice, sembra di tutt’altro avviso. Rispetto ad Amoddio chiarisce che «ognuno ha le proprio posizioni ma io non cambio idea». E poi lancia un attacco frontale al coordinatore cittadino Paolo Gulino. «Ritengo - ha dichiarato Marziano - che non ci siano più le condizioni perchè Gulino possa dirigere la campagna elettorale». Se non è un commissariamento, insomma, poco ci manca. Rispetto a Garozzo e alla presenza di esponenti del Centrodestra nei seggi delle Primarie, Marziano è cristallino. «Deve garantirci - sostiene il deputato regionale - che non ci siano accordi clandestini o prezzi da pagare. Che ci siano le condizioni per garantire l’unità nel partito non dobbiamo garantirlo noi ma chi ha vinto. Tutti questi elementi del Centrodestra che hanno votato saranno candidati con liste del Centrosinistra? È chiaro che sulle candidature bisognerà discutere e vedere quali saranno le più forti». Poi, Marziano, avanza una prima condizione. «Chiederemo - ha dichiarato il parlamentare - che Lo Giudice abbia un ruolo importante anche perchè si è dimostrato un dirigente valido e nessun incarico gli è precluso». Marziano chiude anche la porta a un accordo a sostegno di una eventuale candidatura di Edy Bandiera. «L’Udc e la lista ”Il megafono” - dice Marziano - erano stati invitati a partecipare alle Primarie e non hanno accettato. Adesso qualunque tipo di discorso deve partire dal risultato delle Primarie». Chi prova a fugare ogni dubbio sulla propria appartenenza è proprio Garozzo. «La mia esperienza da capogruppo del Pd - dice Garozzo - dimostra senza alcun dubbio le ragioni che mi contrappongono al Centrodestra e a chi è stato responsabile del malgoverno della città». Garozzo risponde indirettamente anche a Marziano. «Avere ottenuto in modo assolutamente libero da condizionamenti e promesse di poltrone - dice il candidato sindaco - l’appoggio di esponenti dell’ex Centrodestra, e preciso che non sono stato l’unico candidato a beneficiarne, non pregiudica in alcun modo nè la validità nè la coerenza del mio percorso politico». Poi, Garozzo, si richiama alla necessaria unità d’intenti. «Ho apprezzato la posizione di Amoddio - conclude l’ex capogruppo del Pd -. Invito tutti i candidati alle Primarie e coloro che all’interno e all’esterno del partito desiderano fare quadrato rispetto a una proposta alternativa alla Destra a unirsi e iniziare a combattere i veri nemici politici».  

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