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Un commerciante si toglie la vita: "Vittima della crisi"

Da alcuni mesi era stato costretto a chiudere la sua attività: le organizzazioni di categoria degli esercenti lanciano un grido d’allarme

SIRACUSA. Si è tolto la vita impiccandosi con una corda in nylon legata al soffitto di casa, in via Nino Bixio, a pochi metri dal suo negozio di abbigliamento. La vittima è Francesco Barcio, 62 anni, un commerciante molto noto della città, gestore del negozio «Coconuda» di corso Umberto, chiuso da qualche mese, e legato da vincoli familiari con i titolari dei supermercati «Gemar», che ieri, in segno di lutto, hanno abbassato le saracinesche.

La tragedia si è consumata nella serata di lunedì, intorno alle 20,15, e sarebbe stato un parente a chiedere l’aiuto dei soccorsi, solo che per il sessantaduenne non c’era più nulla da fare. Per le organizzazioni di categoria dei commercianti non vi sarebbero dubbi: «Siamo davanti ad una emergenza sociale, aumentano le vittime di una crisi che sta avendo degli effetti devastanti».
Forse le ultime difficoltà professionali, con la chiusura della sua attività che è nello stesso stabile in cui viveva, lo avrebbero fatto cadere in uno stato di prostrazione ma non è provato che abbiano rappresentato un punto di rottura tale da perdere il proprio equilibrio psichico. L’altra ipotesi è che la vittima avesse dei problemi di natura strettamente personale e gli inquirenti, prima di chiudere le indagini, compiranno altre verifiche. Un servizio sul giornale nell’edizione di Siracusa del Giornale di Sicilia in edicola.

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