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Cimitero di Pachino, manca il Piano regolatore

Consiglieri comunali di opposizione si sono confrontati con l'amministrazione sul projet financing

PACHINO. A far piombare dubbi sull'iter del project financing sul cimitero è spuntato il "Piano regolatore generale cimiteriale". Questo l'elemento di novità emerso lunedì sera nell'aula consiliare di via Rubera, in cui i consiglieri comunali di opposizione si sono confrontati con l'amministrazione comunale e con la maggioranza riguardo allo studio di fattibilità che sarà portato a bando. Un progetto che prevede l'ampliamento del cimitero e la gestione della zona vecchia, il tutto da affidare, tramite appalto, ad una ditta esterna.
Il modus che ha scelto l'amministrazione, quello di non far passare dal consiglio comunale l'approvazione dei criteri del progetto che andrà in appalto, è stato tanto criticato dall'opposizione. Salvatore Blundo, di Rinascita, ha ribadito che "l'approvazione del project financing, nell'ambito del Piano triennale delle opere pubbliche, fu approvato con il vincolo di tornare in consiglio".
Ma la vera novità è il Piano regolatore generale cimiteriale, che nel camposanto comunale non è mai esistito, tranne una cartografia informale risalente al 1998. E per qualsiasi tipo di progetto il Prg del cimitero è propedeutico e necessario e a votarlo sarà il consiglio comunale, che ha il potere di stravolgerlo. Fattore che andrebbe ad influire indirettamente anche sul progetto del nuovo cimitero, che si ritroverebbe anch'esso stravolto dal consiglio, nell'eventualità che i consiglieri decidessero di farlo, poiché dovrebbe adattarsi al Prg cimiteriale.
E quando è spuntata la vicenda Prg, i dubbi e le incertezze su come l'amministrazione debba muoversi per "spingere" l'acceleratore sul project financing sono aumentati. L'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Poidomani, appena riconfermato dal sindaco, Paolo Bonaiuto, ha proposto che sulla propedeuticità del Prg per portare avanti il progetto chiederanno il parere legale. "Affinchè l'amministrazione - ha detto Poidomani -, possa cautelarsi e per capire meglio come fare. Finchè non avremo certezze non andremo in appalto, perché vogliamo condividere questa scelta".
Roberto Bruno, del Partito democratico, ha stigmatizzato la scelta del project come tipologia d'intervento muovendo una forte critica all'amministrazione sull'esosità dei costi previsti per i loculi, le concessioni dei suoli e i servizi, che dovrà affrontare chi deciderà di farsi seppellire al "Cozzo di Santa Lucia".

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