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L’abolizione delle Province, i dipendenti in agitazione

SIRACUSA. La riforma delle Province oltre a sopprimere gli enti cambierà anche i ruoli e le funzioni dei dipendenti. Ma non ci sono certezze sulle funzioni che i lavoratori ricopriranno all'interno dei liberi consorzi dei comuni. Per questo alla Provincia si è costituito un comitato formato dai dipendenti per promuovere iniziative in difesa del proprio lavoro in collaborazione con gli altri gruppi che stanno nascendo nelle altre province. «Nel momento in cui il commissario dello Stato ha dato il via libera alla sostituzione delle province con i liberi consorzi di comuni - si legge in una nota del comitato - annullando le elezioni provinciali che avrebbero dovuto tenersi a giugno, i dipendenti saranno coinvolti in una trasformazione storica della quale vogliono e chiedono di essere parte attiva». I dipendenti spiegano che da anni negli enti il personale ha garantito servizi importanti per la collettività: dai servizi sociali come quelli per i ragazzi disabili, ma anche la costruzione e la manutenzione delle scuole superiori, delle strade provinciali, la gestione delle sedi distaccate delle segreterie universitarie, la tutela dell'ambiente con azioni repressive e di controllo e con la gestione delle riserve naturali, l'istituzione e la gestione della casa rifugio per donne vittime di violenza. «I dipendenti della Provincia affinché tutto il lavoro svolto non venga vanificato e non vengano sminuite le loro professionalità e competenze - si legge ancora nella nota - hanno deciso di dar vita ad un comitato che si rapporti con i colleghi delle altre province per creare un coordinamento regionale per intraprendere le iniziative più opportune per essere coinvolti ed ascoltati nelle sedi competenti nell'iter che porterà alla stesura della nuova legge di riforma, che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre». FE.PU.

 

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