Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

I dati sul turismo congressuale: «La provincia quinta nell’Isola»

SIRACUSA. Siracusa quinto centro in Sicilia per organizzazione di eventi e contributo al reddito regionale del turismo congressuale. E' uno dei dati emersi ieri pomeriggio nella sala del Grand Hotel Minareto, nel corso della presentazione dell'Osservatorio congressuale siciliano, realizzato attraverso la ricerca effettuata da Sicilia Convention Bureau insieme a Unicredit. Il report indicato dal direttore generale di Sicilia Convention Bureau, Maja De' Simoni, fa riferimento al 2012, ed ha preso in esame 941 eventi organizzati in Sicilia con un volume di affari dell'indotto che si è attestato in 23 milioni 776 mila 618 euro. Nella classifica regionale si piazza prima Catania con 563 eventi, davanti a Messina, Agrigento e Palermo. Quinta è Siracusa e la sua provincia che hanno visto l'organizzazione di sette eventi con un volume d'affari per l'indotto che si è attestato in 393 mila 945 euro pari all'1,66 per cento nella partecipazione al reddito del comparto. Il target è riferito al settore medico, seguito dagli eventi promossi dalla grande distribuzione, dal settore bancario e a quello politico. Il dato negativo per Siracusa è determinato dalla mancanza di una vera strategia di destagionalizzazione e dalla concentrazione degli eventi esclusivamente su aprile e maggio, oltre che da una permanenza media di una giornata. La provenienza geografica degli organizzatori fa riferimento su presenze italiane, seguite da statunitensi, francesi, inglesi e tedeschi. "Stimiamo che i 941 eventi svolti e censiti dall'Osservatorio - ha detto De'Simoni - rappresentino il 25 per cento del mercato complessivo siciliano con un fatturato della filiera congressuale di 100 milioni di euro". Le criticità sono state indicate da presidente di Sicilia Convention Bureau, Vincenzo Tumminello. "L'analisi dei dati - ha spiegato Tumminello - dimostra che nelle richieste di eventi non confermati la motivazione è dovuta alla mancanza di collegamenti aerei diretti, una rete stradale disagevole e la mancanza tra qualità dei servizi offerti e prezzo. Su questi elementi dobbiamo scommettere". Il congresso si chiude oggi con una giornata di formazione per gli albergatori. VI.COR.

Caricamento commenti

Commenta la notizia