Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Plemmirio, la riserva terrestre. Patti: «I confini non si toccano»

Il coordinatore dei «Verdi» ha scritto al presidente della Regione, Crocetta

SIRACUSA. Al governatore Rosario Crocetta chiede di «non modificare i confini della riserva terrestre» mentre al presidente del consiglio comunale Edy Bandiera ricorda che «il territorio e il paesaggio sono già stati messi a dura prova da un piano regolatore scellerato». Il coordinatore cittadino dei «Verdi», Giuseppe Patti, prova a mettere in chiaro alcuni elementi legati sia alla riserva terrestre del Plemmirio che al progetto «Siracusa 2». Rispetto alla «Pillirina», Patti sottolinea a Crocetta come «dall’ufficio Urbanistica del Comune non sia stato rilasciato alcun titolo edificatorio e che quindi i proprietari di tali aree erano in possesso solo di una disposizione del piano regolatore». Alla Regione e in particolare al «Crppn», il Consiglio regionale per la protezione dei parchi naturali, Patti chiede di «non rivedere il perimetro della riserva e di procedere con l’approvazione definitiva dei confini dell’area naturale». L’altro fronte è costituito dal progetto «Siracusa 2», per la realizzazione di 501 villette a Tremmilia. Il provvedimento sarà all’ordine del giorno del consiglio comunale di domani sera e per questa ragione il coordinatore cittadino dei «Verdi» si è rivolto al presidente dell’assemblea del Vermexio. «Il progetto proposto dal consorzio ”Naturalmente casa” prevede una edificazione su 38.735 metri quadrati - sostiene Patti -. È una enormità. Il fabbisogno edilizio siracusano è già saturo e sono state sovvertite le elementari regole del mercato della domanda e dell’offerta». L’aula, secondo Patti, «deve decidere su un argomento che segnerebbe in maniera ancora più marcata la scelleratezza di un Prg che andrebbe radicalmente modificato». L’esponente dei «Verdi» ne ha anche per l’ex sindaco Roberto Visentin. «Dovrebbe ricordarsi - ha dichiarato Patti - che era parte integrante della giunta, guidata da Titti Bufardeci e di cui faceva parte anche l’assessore all’Urbanistica, Ezechia Paolo Reale, che ha elaborato il Prg». A Visentin risponde anche Mariarita Sgarlata, di «Cambia città». «Apprendiamo per l’ennesima volta che nessuno vuole prendersi la responsabilità del Prg - sostiene Sgarlata -. Eppure Visentin, che avrebbe potuto approvare le varianti della bellezza, era in quella giunta».

Caricamento commenti

Commenta la notizia