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Noto, quei tesori sporcati dagli spray: «Presto telecamere contro i vandali»

Il sindaco: «Non ha senso far riprendere ogni volta gli intonaci, senza videosorveglianza il giorno dopo siamo punto e a capo»

NOTO. Un «libro» sempre aperto per raccontare gli amori appena nati ma anche quelli già finiti. I monumenti della città, anche quelli più in vista allineati lungo il corso Vittorio Emanuele, continuano ad accogliere i messaggi del dio dell'amore, con tanto di cuoricini: è il gioco a chi imbratta e vandalizza di più. Le banali scritte con spray rosso e pennarelli neri da troppi mesi, e con costante ossessione, imbruttiscono un angolo del Settecento tra i più seducenti del salotto buono della città: il sagrato del Santissimo Salvatore (tra i «libri» più gettonati le colonnine in pietra) da dove, come da un loggiato, è possibile ammirare il Municipio e la Basilica Cattedrale. Ma di scritte sono ricolme anche i muri attigui alla porta d'ingresso - un tempo accesso al monastero delle Benedettine - del Santissimo Salvatore, le pareti di palazzo Ducezio e quelle dell'ex convento dei francescani, a due passi dal portone della chiesa di san Francesco all'Immacolata.
«Un segnale di grande inciviltà lasciato da quanti non hanno rispetto per il bene comune» è la risposta di Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, più volte chiamato a porre un freno al dilagante fenomeno che investe anche tante strade della periferia. Stando alle assicurazioni del sindaco, queste scritte che deturpano le facciate dei palazzi storici di Noto a breve potrebbero essere solo antica testimonianza dell'incivile e balorda pratica. «A fermare la mano dei vandali molto presto arriveranno le telecamere che saranno puntate sui principali monumenti» è l'annuncio del sindaco che condivide il malessere di tanti cittadini. «Non ha senso far riprendere continuamente gli intonaci: senza una costante videosorveglianza il giorno dopo saremmo punto e a capo. L'azione repressiva delle telecamere sicuramente terrà lontano quei soggetti che hanno il vezzo di vandalizzare». Ed è nato proprio con questo principale obiettivo il Pon Sicurezza del Ministero dell'Interno: intercettare il fenomeno del vandalismo. «Abbiamo sfruttato la possibilità di utilizzare il finanziamento pubblico che ammonta a 312 mila euro. In particolare il progetto si propone di rendere il territorio meno aggredibile da fattispecie criminose che rappresentano un grave ostacolo allo sviluppo economico e alla civile convivenza».
I tempi per la videosorveglianza si accorciano: concluso l'iter per l'affidamento dei lavori prima dell'estate la città sarà sorvegliata a vista.

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