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Avola, il Comune ha evitato il default. Cannata: le tasse restano invariate

Per il sindaco ci saranno «solo gli adeguamenti alle tariffe per i servizi, previsti dalla legge»

AVOLA. «Questo piano di riequilibrio non prevede aumenti delle tasse per i cittadini, tranne gli adeguamenti delle tariffe previsti dalla legge. E comunque con eventuale possibilità di aumento fino al previsto tetto massimo in funzione di necessità del riequilibrio finanziario». Le dichiarazioni del sindaco Cannata sulla possibilità che il piano di riequilibrio finanziario pluriennale non preveda altro carico tributario a carico dei cittadini per azione amministrativa, affermate domenica nel suo intervento durante l'illustrazione dello stesso piano di risanamento finanziario approntato dalla giunta, sono state per la verità uno dei tempi più contrastati dai consiglieri di opposizione che non hanno mancato di contestare la veridicità. Nei fatti il sindaco ha letto quanto accadrà almeno quest'anno in termini di tassazione, settore per settore, annunciando intanto che «per tutti i servizi a domanda individuale (refezione scolastica, asili nido, strutture sportive) la copertura obbligatoria del relativo costo sarà portata nella misura minima prevista dalla legge, cioè del 36 per cento». Per il nuovo tributo della Tares, si legge nel documento di programmazione del piano, «dall'anno 2013 prevedere la quota minima di legge, pari allo 0,30 per metro quadrato che, peraltro, non aumenta il gettito comunale. Qualora necessario, applicare l'aumento fino al previsto tetto massimo dello 0,40 in funzione della realizzazione del riequilibrio finanziario. Agevolazione delle tariffe sono previste in particolare per la raccolta differenziata» Tributo Imu. In questo caso la giunta comunale ha previsto nel piano di rientro finanziario, «partendo da una prima variazione delle aliquote, le seguente misure: aliquota abitazione principale e relative pertinenze, attualmente pari a 0,295 per cento a 0,4 (massimo previsto dalla legge 0,6%), mentre per le altre aliquote attualmente pari a 0,46 per cento a 0,56 per cento ( massimo previsto dalla legge 1,06%). «Tali aliquote, - è specificato anche - possono subire ulteriori variazioni in aumento in funzione di necessità connessa al riequilibrio finanziario da realizzare». Per il servizio idrico invece l'amministrazione prevede, «la riduzione del costo del servizio, assicurando tariffe eque e parametrate ai termini di legge, e, quindi, alla tipologia di utenza. La copertura del servizio dovrà essere garantita al 100 per cento, come previsto dalla legge». Per quanto riguarda invece il servizio di refezione scolastica, l'amministrazione ha previsto nel piano di riequilibrio, «la rideterminazione dei costi dell'appalto in applicazione di alcuni correttivi, tra cui l'utilizzo di personale comunale (ex Lsu) per i profili ausiliari fungibili con quelli esistenti all'interno dell'ente, nonché la modifica del regime di esenzione del pagamento dei buoni pasto, prevedendo tre fasce di reddito opportunamente differenziate, sia dai redditi meno abbienti e fini ai più alti». Incassi invece dovrebbero derivare dalla vendita di tre immobili comunali già individuati, e nel settore della polizia municipale una «incentivazione dei proventi derivanti dalla gestione dei parcheggi con avvio di nuova perimetrazione degli spazi di sosta a pagamento».

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