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Peschereccio scomparso, 3 indagati per omicidio del comandante

Si tratta di due egiziani e un tunisino accusati di aver ucciso Gianluca Bianca, capitano del Fatima II, scomparso nel 2012 nelle acque libiche. Il suo corpo non è stato ancora trovato

SIRACUSA. La Procura della Repubblica di Siracusa ha indagato tre persone, due egiziani e un tunisino, per l'omicidio volontario di Gianluca Bianca, il capitano del peschereccio Fatima II scomparso nel luglio del 2012 nelle acque libiche. Il natante è stato poi trovato in Egitto.

Lo rende noto l'avvocato Giuseppe Lipera, legale dei familiari del marinaio siciliano il cui corpo non è stato trovato, che è stato convocato, con i parenti, come parte lesa per domani alle 16.30 negli uffici giudiziari aretusei dai sostituti procuratori Tommaso Pagano e Claudia D'Alitto. Accertamenti sono stati delegati a investigatori della polizia scientifica di Roma, per probabili comparazioni di Dna.

Il capitano, con tre pescatori siracusani, un tunisino e due egiziani, era impegnato in una battuta di pesca al largo della Libia. Secondo il racconto degli italiani, sarebbero stati vittima di un ammutinamento da parte degli stranieri, che li avrebbero poi abbandonati al largo delle coste greche, dove sono stati soccorsi. Pochi giorni dopo la scomparsa del Fatima II, l'imbarcazione è stata trovata in un porto egiziano senza nessuno a bordo. Le autorità egiziane hanno successivamente fermato due sospettati, ritrovando il cellulare di Bianca.

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