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Rosolini, il Comune condannato per danni

In un capannone in affitto, pavimenti distrutti e bagni rotti. L’amministrazione dovrà risarcire 74.270 euro

ROSOLINI. Pavimentazione distrutta, bagni rotti: il Comune di Rosolini condannato per danni. La sentenza di primo grado è del giudice del Tribunale di Siracusa, sezione staccata di Avola, Simona Lo Iacono, che ha riconosciuto responsabile il Comune a risarcire 74.270 euro per i danni causati all’interno di un capannone di contrada Tagliati, che dal 1998 al 2006 è stato preso in locazione ed in custodia dal Comune come magazzino e deposito di mezzi. Il capannone, nonostante il contratto di locazione, era stato venduto nel frattempo dal proprietario originario alla ditta «Fratelli Rosa» che, tramite il legale Corrado Assenza, ha promosso la causa di risarcimento danni. Il giudice ha rigettato la tesi difensiva del Comune di Rosolini, promossa in aula dal legale Carlo Giunta, secondo il quale l’attuale proprietario, la ditta «Fratelli Rosa», al momento dell’acquisto dell’immobile locato «era a conoscenza dello stato in cui si trovava il locale» adducendo che «il prezzo di vendita fosse comprensivo e assorbente dei danni». Una tesi che per il giudice non può essere presa in considerazione in quanto «non di competenza del Comune di Rosolini che non ha partecipato al contratto di vendita». Il Comune aveva, inoltre, chiamato alla compartecipazione dei danni anche la ditta «Meridiana» che dal 2003 al 2006 ha utilizzato il capannone come deposito dei mezzi per la raccolta dei rifiuti. Il giudice ha, inoltre, condannato il Comune alle spese processuali, ammontanti a complessivi 4.600 euro. L’amministrazione comunale ha autorizzato il legale Carlo Giunta a promuovere appello alla sentenza. È stata impegnata, a titolo di acconto, la somma di 1.000 euro. FER.PE.

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