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Falsi braccianti agricoli: 130 denunce

Scoperta una truffa all’Inps di circa 600mila euro. La presunta 'mente' dell'organizzazione era un imprenditore di 45 anni, di Tortorici ma residente a Villasmundo, che aveva creato un'impresa fantasma

MELILLI. Una truffa all'Inps di circa 600 mila euro commessa da falsi braccianti agricoli che avrebbero percepito illecitamente i sussidi di disoccupazione è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Siracusa, che al termine di una indagine condotta con i colleghi del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma hanno denunciato 130 persone per truffa e di falso materiale commesso da privati. Gli investigatori hanno individuato la presunta 'mente' dell'organizzazione, un imprenditore di 45 anni originario di Tortorici (Me) ma residente a Villasmundo che, servendosi di un'impresa agricola fantasma, creata al solo scopo di certificare assunzioni e giornate lavorative fittizie, sarebbe riuscito ad ottenere e far elargire l'indebita percezione dell'indennità di disoccupazione agricola a centinaia di persone compiacenti.    
Secondo quanto accertato l'imprenditore presentava all'Inps falsa documentazione relativa a fittizi rapporti di lavoro agricolo che consentisse l'erogazione dell'indennità di disoccupazione agricola e la relativa copertura ai fini della maturazione della pensione. L'impresa 'fantasma' sarebbe riuscita a bypassare la prima fase di controllo dichiarando di essere una cosiddetta azienda 'senza terra', una dicitura normalmente utilizzata nei casi in cui la raccolta di ortaggi ed agrumi avvenga per conto terzi. In realtà avrebbe realizzato contratti fasulli di affitto di terreni risultati essere stati stipulati addirittura con persone decedute o che non erano più proprietarie o erano inconsapevoli di aver affittato i propri terreni.

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