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La prima rata della «contestata» Tarsu: Augusta, la scadenza slitta di un mese

L’imposta verrà diluita in sei rate e non più in quattro, come previsto fino ad ora. Si potrà pagare fino al 31 marzo

AUGUSTA. Slitta di un mese la scadenza del pagamento della prima rata della «contestata» Tarsu 2012, che verrà diluita in sei rate e non più in quattro, così come è previsto fino ad ora.
Lo ha garantito ieri il commissario straordinario del Comune, Antonio La Mattina, che rassicura quanti sono alle prese con il pagamento della spazzatura relativa all'anno scorso, che ha suscitato forti malumori e anche proteste accese tra i cittadini che si sono vistiti recapitare in questi giorni i vertiginosi aumenti, pari al 57 per cento rispetto all'ultima bolletta del 2011, e che la settimana scorsa hanno anche protestato davanti all'ingresso del palazzo municipale.
In quell'occasione lo stesso funzionario che regge le sorti del Comune annunciò che per agevolare i cittadini, alle prese con la crisi economica, avrebbe proposto alla Publiservizi, la società che cura il servizio di riscossione delle entrate comunali, tra cui appunto la Tarsu, la dilazione dell'intero importo della bolletta in sei rate, e ieri ha riconfermato che si potrà pagare l'importo con più tranquillità anche fino al prossimo 31 marzo, data in cui è stato posticipata la prima scadenza.
Come si legge negli avvisi di pagamento, che però a non tutti i contribuenti sono stati ancora recapitati, il pagamento della prima rata, o anche quella da versare in un'unica soluzione, scade oggi anche se una postilla avvisa che «è ammesso e non sarà sanzionato il pagamento tardivo dell'importo dovuto alla scadenza della prima o unica rata purchè effettuato entro 30 giorni dalla data di ricezione o notifica dell'avviso». Avvisi che però, in molti casi, sono stati recapitati nelle buche delle lettere senza nessun timbro postale e quindi senza date di emissioni certificabili.
E proprio in vista della scadenza ieri lunghe file si sono formate all'ufficio della Publiservizi di via Andrea Saluta e che ha emesso gli avvisi di pagamento, lo stesso copione si è ripetuto nei vari uffici postali dove si sono formate lunghe code e per riuscire a pagare anche solo un bollettino postale bisognava aspettare anche oltre due ore.  

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