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«Socosi», per 17 dipendenti si avvicina il licenziamento

Scontro tra Cgil e i rappresentanti di Cisl e Uil sulla vertenza all’ufficio Tributi

SIRACUSA. Scontro tra Cgil da una parte e Cisl e Uil dall'altra e per i diciassette lavoratori della «Socosi» il licenziamento è adesso ad un passo. Ieri mattina si è registrata una nuova battuta a vuoto nella riunione convocata all'Ufficio provinciale del lavoro per trovare un accordo sulla vicenda ed evitare il taglio dei dipendenti impegnati nelle attività di analisi e contabilizzazione dei tributi, all'ufficio di via De Caprio. Una decisione dovuta alle necessità di bilancio del Comune che ha ridotto di 500 mila euro i fondi destinati all'azienda. La riunione è stata rinviata al 19 febbraio, ed in assenza di un accordo si andrà ai licenziamenti. Ma le posizioni restano ferme da parte dei sindacati, con una divisione netta tra i sindacati ed a pagare le conseguenze di questo conflitto che si trascina da settimane sono gli addetti dell'azienda che svolge il servizio per conto del Comune. La Cisl e La Uil, presenti ieri con i segretari provinciali, rispettivamente Venera Carasi e Anna Reale per la Fisascat e Anna Floridia e Salvatore Lantieri per la Uiltucs, hanno proposto la riduzione di una sola ora settimanale per i 40 lavoratori che facevano parte del bacino degli ex lsu impiegati a trenta ore e di ventidue per i restanti 22, impiegati a 36 ore. «Una proposta che avevamo presentato già da tempo - hanno detto dalle segreterie di Fisascat e Uiltucs - e rappresenta l'unica possibilità per salvaguardare occupazione e retribuzioni». Diversa la proposta avanzata dalla Cgil, presente alla riunione con il segretario del settore Politiche del lavoro e della Filcams, Enzo Vaccaro e Stefano Gugliotta che hanno richiesto una riduzione del monte orario settimanale del 10 per cento per i 40 ex lsu che passerebbero da trentasei a ventiquattro ore, e del 10 per cento per gli altri che passerebbero da trenta a ventisette ore. «È una soluzione - ha spiegato il segretario della Filcams, Stefano Gugliotta - che eviterebbe discriminazioni».

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