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Parco dell’ex hangar ad Augusta, il commissario: «Chiusura per la messa in sicurezza»

La Mattina: «Ho dato mandato per un progetto esecutivo per sistemare il cancello d’ingresso e l’area circostante»

AUGUSTA. Il parco dell'ex hangar per dirigibili continuerà a rimanere chiuso alla pubblica fruizione fino a quando non verranno effettuati lavori di sistemazione del tetto e del portone di ingresso. Lo ha detto ieri il commissario straordinario del Comune, Antonino La Mattina che punta a mettere in sicurezza il monumento industriale, unico in Europa, il cui parco dalla scorsa estate non era neanche più accessibile se non per visite e gruppi organizzati. «Ho dato disposizione di chiudere definitivamente il cancello di ingresso dell'hangar - ha detto - in modo che nessuno possa entrare dentro perché bisogna prima metterlo in sicurezza e poi aprilo. Stiamo realizzando un progetto esecutivo per effettuare questi lavori, non appena avremo il progetto lo invieremo al demanio e avremo la concessione dell' area a titolo gratuito, ho avuto in questo senso al rassicurazione da parte del direttore del demanio. Ho già fatto un mandato per poter pagare la progettazione di massima per renderlo sicuro, occorre sistemare l'area circostante che consentirebbe a tutto il mondo di poterlo ammirare, le scolaresche di tutta Italia potrebbero venire a vedere l'hangar che dovrebbe essere inserito nei percorsi turistici e potrebbe essere destinato a fare conferenze ed utilizzato nell'interesse della collettività». Al momento, infatti, l'enorme monumento industriale che risale agli inizi del novecento e che si staglia in tutta la sua immensità davanti all'ex idroscalo, in contrada Pastandrea, presenta un buco nella copertura e problemi al portone di ingresso centrale che dovranno essere sistemati. È invece salda e consolidata la struttura grazie ad un progetto di consolidamento che la passata amministrazione, nel 2006, realizzò con i fondi della legge 433 post terremoto, pari a circa un milione e mezzo di euro. Rimane in piedi, inoltre, anche se non si ha nessuna notizia un progetto del ministero finanziato con i fondi "Arcus", pari a 600 mila euro, per la progettazione e l'avvio di una prima sistemazione del parco del Mediterraneo. Nel corso degli anni la struttura militare è stata oggetto di studio da parte anche di università giapponesi che in più di un'occasione hanno effettuata studi sulla struttura in cemento armato. Dell'hangar si è occupato anche Ray Bondin, presidente onorario del comitato delle città storiche, componente del consiglio "Iccrom", l'organizzazione internazionale dell'Unesco che, secondo quanto ha riferito Giuseppe Carrabino, ha sottolineato che per la sua importanza universale merita di essere iscritto tra i beni tutelati dall'Unesco.

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