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Polizia, in aumento i furti e le rapine. Caggegi: «Cresce il disagio sociale»

Diffusi i dati sui reati registrati in città e in provincia negli ultimi due anni. Più denunce sui casi di estorsione

SIRACUSA. Ci sono reati che sono il termometro della città e quando si scopre che tra il 2011 ed il 2012 si è registrato un incremento di furti e di rapine le analisi corrono verso la crisi economica. A dirlo è lo stesso questore, Mario Caggegi, nel corso di una conferenza stampa per presentare il nuovo capo di gabinetto, Gaspare Calafiore. «I delitti che costituiscono gli indicatori del disagio sociale, come i reati predatori, hanno registrato una lieve crescita, segno anche della recrudescenza della crisi economica che non ha risparmiato la nostra provincia. I furti sono stati 7335 di cui 1148 in abitazione (rispettivamente 7341 e 954 nel 2011), mentre le rapine 180 contro le 168 nel 2011». Non ci sono i pregiudicati tra ladri e rapinatori ma anche incensurati, persone che, a causa dell’esaurimento delle fonti di reddito oneste, sono state costrette a rubare. «Ci sono stati casi del genere - spiega il questore Mario Caggegi - come hanno accertato gli agenti in servizio ma sono episodi assai isolati». Uno dei punti dolenti, e non da ora, sono le estorsioni, una delle voci di bilancio più importanti per la criminalità organizzata ma a leggere i dati della polizia, nel confronto tra il 2011 ed il 2012, qualche buona notizia c’è, come l’aumento delle denunce, che sono passate da 52 a 63. «È importante - dice il questore Mario Caggegi - che i commercianti o chi rimane vittima delle estorsioni si rivolga alle forze dell’ordine perchè abbiamo dimostrato con i fatti che i responsabili vengono presi quasi subito laddove c’è una denuncia». In generale, la Questura, secondo i dati in suo possesso, segnala un «lieve decremento» dei reati, che «sono passati da 15.201 del 2011 a 14.784» del 2012», così come si sono abbassati gli omicidi «scesi da 6 a 3». A non scendere, però, non sono solo i furti e le rapine, ma anche i reati legati al traffico delle sostanza stupefacenti, «che passano da 224 a 236». Del resto, oltre alle estorsioni, il commercio di droga è una delle industrie più lucrose per le consorterie mafiose, e proprio nell’ambito della lotta a Cosa Nostra, il questore Mario Caggegi, ricorda l’operazione a Noto che ha permesso l’arresto di Waldker Albergo, ritenuto dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catania, il reggente della cosca Trigila.  

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