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Pachino, coperte e bottiglie dell’acqua calda: al «Brancati» lezioni al gelo

Nel plesso di via Tafuri le famiglie degli studenti e gli insegnanti lamentano la mancanza di riscaldamento

PACHINO. Coperte, scaldini elettrici e bottiglie riempite con acqua calda. E tutti rigorosamente coi giubbini indossati. In queste condizioni sono costretti a far lezione gli studenti, quelli che non sono rimasti a letto col raffreddore, e gli insegnanti del quarto istituto comprensivo «Vitaliano Brancati». Nel plesso di via Tafuri, infatti, le aule sono al gelo e nel periodo invernale mai è stato utilizzato l'impianto di riscaldamento. E se prima non c'era l'esigenza a causa delle buone condizioni meteorologiche, adesso che il freddo si fa sentire gli insegnati, il personale dipendente, gli stessi studenti e le famiglie sono sul piede di guerra perché chiedono la messa in funzione dei riscaldamenti. «Pensiamo - ha detto l'insegnante Aurora Migliore, portavoce degli insegnanti - che non sia possibile lavorare in queste condizioni. Anche perché non riusciamo a garantire condizioni decenti agli alunni».L'effetto del gelo si fa sentire nelle aule: dei 500 alunni del «Brancati», poco meno della metà sono rimasti a letto a causa del raffreddore. Infatti, in questi giorni gli insegnanti sono costrette a far lezioni con le classi accorpate. «Alcuni lavori alla caldaia sono stati effettuati - ha continuato Migliore - ma non possiamo ancora utilizzarla perché manca un intervento affinchè possa essere riaccesa. E lo aspettiamo da due settimane».Anche il gasolio per l'impianto è stato consegnato alla scuola: 300 litri. «Una quantità insufficiente - ha sottolineato l'insegnante Migliore - ci vuole più gasolio per riscaldare le aule almeno sino a marzo».Dai calcoli fatti sul consumo di gasolio dell'impianto del «Brancati», una fornitura di gasolio di mille litri garantisce il funzionamento dell'impianto e il riscaldamento delle aule per una settimana. Quindi, i 300 litri assegnati al plesso garantiranno il riscaldamento delle aule per un massimo di due giorni, sempre che i tecnici dovessero effettuare l'intervento per completare la manutenzione della caldaia. Fino a quel momento, tutti gli studenti e gli insegnanti che non saranno costretti a rimanere a casa per il raffreddore, dovranno munirsi di giubbotti da neve, coperte, scaldini e quanto possa rendere più accogliente la permanenza nella aule gelate di via Tafuri. «Ci sembra - è il grido degli insegnanti - di essere tornati al passato». Il sindaco, Paolo Bonaiuto, ha comunicato che il gasolio è stato distribuito a tutte le scuole. «Tutti i plessi - ha detto Bonaiuto - hanno avuto il gasolio per il riscaldamento, la vicenda del «Brancati» la segnalerò all'ufficio tecnico».

 

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