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«Non ho abusato delle pazienti»

La difesa del ginecologo davanti al gip: i dolori e le lesioni accusati dalle vittime ricondurre alla patologia di cui sono sofferenti

SIRACUSA. Ha replicato alle accuse fornendo una minuziosa e dettagliata spiegazione medico-scientifica alla sua condotta, che nulla avrebbe a che vedere con l'ipotesi di abuso sessuale che gli viene contestata, Alfonso Lupo, il ginecologo di 67 anni in servizio all'ospedale Umberto I, posto agli arresti domiciliari due giorni fa dalla squadra mobile e dagli agenti del posto fisso di polizia nell'ambito di un'inchiesta avviata sulla scorta della denuncia presentata da due pazienti. Il professionista, che ha affidato la propria difesa all'avvocato Salvatore Xibilia, è comparso ieri mattina davanti al gip del tribunale Alessandra Gigli, lo stesso magistrato che ha firmato l'ordine di custodia cautelare accogliendo una richiesta avanzata dal pubblico ministero Tommaso Pagano, e si è sottoposto al rituale interrogatorio di garanzia. Lupo ha respinto ogni accusa sostenendo di avere svolto unicamente il proprio lavoro senza nutrire alcun altro fine o interesse se non la cura delle due pazienti le quali, avrebbe riferito il professionista, si sarebbero rivolte all'ospedale accusando disturbi specifici che soltanto con una visita approfondita ed accurata avrebbero potuto essere diagnosticati. Le due pazienti avrebbero accusato dolori al basso ventre al punto da farsi refertare dopo la visita ginecologica in ospedale. Il professionista ha fornito una spiegazione medica sostenendo che i dolori e le lesioni accusati dalle vittime sarebbero unicamente da ricondurre alla patologia di cui entrambe sono sofferenti. Al termine dell'interrogatorio il difensore dell'indagato ha avanzato al gip una richiesta di annullamento della misura coercitiva sulla quale il giudice si è riservato di decidere. La difesa inoltre ha annunciato che in caso di esito negativo dell'istanza presenterà ricorso al tribunale della libertà di Catania sostenendo l'assoluta estraneità a qualunque condotta illecita da parte del professionista. Sul conto del professionista non vi sono soltanto le denunce presentate dalle due pazienti ma vi sarebbero anche le dichiarazioni rese da altre due donne sentite dalle autorità inquirenti come persone informate sui fatti. Secondo l'accusa, il ginecologo avrebbe operato con atteggiamenti contrari al lecito servizio dell'attività medica commettendo gesti invasivi della sfera sessuale delle vittime e del tutto inutili ai fini diagnostici. Gli episodi di presunta violenza sessuale si sarebbero verificati lo scorso novembre.

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