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Priolo, il dramma degli operai: viviamo ai limiti della povertà

Ecco i protagonisti della conferenza organizzata ieri mattina dalla Cgil, nella sede di viale Santa Panagia per tracciare il consuntivo di fine anno, analizzare quelle che sono le vertenze rimaste aperte e proporre un ”patto” alla classe politica siracusana che riparta dalle bonifiche e da un'accelerazione sulle autorizzazioni per i progetti dell'area Versalis

PRIOLO. «Viviamo ai limiti della soglia di povertà e, dopo trent'anni di lavoro nella zona industriale, tiriamo avanti con la cassa integrazione straordinaria per mantenere la famiglia». È la storia di uno dei tanti operai del polo metalmeccanico di Priolo, Giampiero Cilio, sposato e padre di due figli che come attività era tubista nell'ex Sina Service e si ritrova adesso in cassa integrazione. È stato lui uno dei protagonisti della conferenza organizzata ieri mattina dalla Cgil, nella sede di viale Santa Panagia per tracciare il consuntivo di fine anno, analizzare quelle che sono le vertenze rimaste aperte e proporre un ”patto” alla classe politica siracusana che riparta dalle bonifiche e da un'accelerazione sulle autorizzazioni per i progetti dell'area Versalis. «La situazione è critica e le prospettive non si presentano diverse - ha detto Cilio - ci sarà solo una fermata da quaranta giorni prevista per gli impianti Sud di Isab per i primi di febbraio. Ma da aprile in poi torneranno le difficoltà in un settore che deve poter disporre dell'area di Punta Cugno e Marina di Melilli per diversificare anche le produzioni». Secondo il sindacato solo il comparto industriale ha perso tra il 2005 ed il 2012 4 mila unità nell'indotto ed oltre 700 tra i diretti. Ma a segnare il passo in questi dodici mesi è stato soprattutto il settore del commercio che ha perso mille addetti tra la chiusura dell'outlet di Melilli, licenziamenti a Conforama e Sacco, e Aligrup. A dare voce ai disagi dei lavoratori proprio del punto vendita Aligrup di contrada Fusco chiuso dallo scorso 10 dicembre è stata ieri una delle adette, Antonietta Bafumi, dipendente dal 2005 del centro commerciale «I Papiri» con due figli a carico in cassa integrazione che verrà percepita solo ad aprile. «L'unica nostra speranza in questi mesi - ha detto Bafumi - sono stati i nostri parenti, i veri ammortizzatori sociali. Sono stati loro che ci hanno aiutato a portare avanti la mia famiglia». Il segretario provinciale della Cgil, Paolo Zappulla ha chiuso la riunione rilanciando le priorità del 2013. «Chiediamo alla classe politica di impegnarsi - ha detto Zappulla - per individuare tre grandi temi da sviluppare nel 2013 tra cui lo sblocco delle grandi opere infrastrutturali e le bonifiche. Si dovrà anche garantire la stabilizzazione dei precari degli enti locali e riassorbire chi ha perso il lavoro nel settore commercio».

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