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«Inda» senza sovrintendente: a rischio gli spettacoli classici

A fine mese scade il contratto di Balestra. Il direttivo sollecita il ministro

SIRACUSA. Nessun rinnovo della nomina a sovrintendente dell'Inda per Fernando Balestra, la situazione è ancora sospesa in attesa della comunicazione ufficiale che deve arrivare direttamente dal ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi. Il contratto per Balestra è in scadenza il prossimo 31 dicembre e per il sovrintendente è tempo di formalizzare gli impegni precedenti, con la Rai, dove dovrà tornare a partire dal prossimo 2 gennaio. Dall'ultimo consiglio d'amministrazione, che si è svolto lo scorso 27 dicembre, non si è potuto che constatare - testimonia Enrico Di Luciano, presidente dell'associazione Amici dell'Inda, presente all'incontro coni vertici della fondazione - la situazione fortemente a rischio, dalla programmazione della stagione 2013 allo svolgimento delle regolari funzioni amministrative. Di fatto la fondazione risulta senza una guida, una situazione ”critica - conferma Di Luciano - ma che stiamo cercando di risolvere, anche rivolgendoci direttamente al ministero”. Pare infatti sia partita una ”diffida - dichiara il presidente dell'associazione Amici dell'Inda - nei confronti del ministro affinchè provveda entro il 21 gennaio 2013 alla nomina del sovrintendente”. Uno stato d'emergenza che dovrà affrontare adesso Enza Signorelli, che già svolge funzioni amministrative e organizzative e che con l'aiuto di un consulente cercherà di scongiurare danni peggiori che potrebbero mettere a rischio anche la stagione teatrale del 2013. La fondazione attende, tra l'altro, anche i pagamenti relativi alla stagione 2010 che la Regione avrebbe già stanziato e che rimangono «bloccati» nonostante pressioni e promesse di risoluzione. «Un danno perpetrato nei confronti della città - aveva commentato precedentemente Balestra, che preferisce al momento non rilasciare alcuna dichiarazione - quello di rischiare, lasciando l'Inda senza una guida, non solo la stagione prossima di rappresentazioni classiche, ma l'esistenza stessa della fondazione».

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