SIRACUSA. Poco più di 24 ore per decidere se lasciare o continuare per altri cinque mesi. Si saprà oggi se il sindaco Roberto Visentin lascerà da parte la fascia tricolore per ”correre” per un posto nel parlamento nazionale. Oggi, infatti, è l’ultimo giorno utile per i sindaci dei comuni con più di 20 mila abitanti che vogliono dimettersi approfittando dello scioglimento anticipato delle Camere. Ieri mattina Visentin ha convocato la giunta e tutto faceva pensare che potesse essere quello il momento giusto per annunciare la nuova sfida per il sindaco.
Al termine della riunione dell’esecutivo, però, il primo cittadino non ha ancora sciolto le riserve probabilmente in attesa di capire quali possibilità reali abbia in caso decidesse di correre per il parlamento nazionale. La scelta di lasciare il Comune sarebbe infatti legata a doppio filo all’eventuale posto in lista che Visentin potrebbe ottenere. Il primo cittadino, insomma, vorrebbe più di una rassicurazione prima di rassegnare le proprie dimissioni.
Ad accoglierlo, una possibilità che sarebbe sorta nelle ultime ore, potrebbe essere anche «La Destra», il movimento guidato a livello nazionale da Francesco Storace e che ha presentato alle ultime elezioni regionali Nello Musumeci, principale antagonista dell’attuale presidente della Regione Rosario Crocetta. Tra i possibili approdi di Visentin ci sarebbero anche il movimento «Territorio» guidato dall’ex sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale o la lista creata dall’ex ministro Giorgia Meloni. Tutte possibilità che il primo cittadino starebbe vagliando attentamente prima di annunciare oggi, con ogni probabilità, la propria decisione. Il sindaco ha convocato, per lunedì, la giunta. Una riunione che potrebbe rappresentare il passo d’addio di Visentin o il momento per rilanciare l’azione di governo puntando sul completamento del teatro comunale, i lavori per il porto e il bando su trasporti e viabilità.
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