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Tribunale, addetti alla sorveglianza senza stipendi

I dodici dipendenti dell’«Air Security» in agitazione, il segretario dell’Ugl Galioto: «Una riunione con il prefetto»

SIRACUSA. Senza stipendi da novembre. I dodici addetti alla sorveglianza nel Tribunale di viale Santa Panagia sono in stato di agitazione. Lo ha annunciato il segretario provinciale dell'Ugl, Antonino Galioto che ha chiesto l'istituzione di un tavolo tecnico in Prefettura necessario per giungere ad un'intesa che riesca a regolamentare il settore. Non è bastata l'erogazione degli stipendi di ottobre, i lavoratori restano sul ”piede di guerra” pronti anche ad organizzare una manifestazione. Reclamano l'immediata liquidazione dei propri stipendi. «I dipendenti dell'Air Security service hanno ricevuto finora solo le spettanze relative alle mensilità di ottobre - ha detto il segretario provinciale dell'Ugl - ed hanno trascorso le festività di Natale senza potere ricevere gli stipendi e le tredicesime dovute, garantendo con grande senso di professionalità il proprio lavoro. Praticamente stanno lavorando gratuitamente e di questo qualcuno dovrà prendersene le responsabilità. L'azienda non ha avuto pagati i fondi per le commesse già espletate e dal Comune che è il committente per i servizi svolti in tribunale, hanno ribadito che si attende l'introito dell'Imu prima di poter disporre dei pagamenti. Tutto questo non può lasciarci tranquilli. Per questo abbiamo chiesto la convocazione immediata di una riunione coordinata dal prefetto per mettere fine ad una situazione che si verifica puntualmente da mesi». Un settore che, secondo quanto ha sottolineato il sindacato, è presente anche nelle attività di sorveglianza negli ospedali e davanti agli istituti di credito, con un numero che si attesta in sessanta unità in città oltre all'indotto. «Il sistema è bloccato e la tensione è ormai alta non è escluso a questo punto - ha spiegato Galioto - che già nei primi giorni di gennaio si potrebbero verificare i primi sit-in sia davanti al Tribunale che in Prefettura con la fermata per alcune ore delle attività di lavoro».

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