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Rifiuti, la differenziata ferma a Pachino

Il consigliere Bruno: i cassonetti ostacolano il porta a porta. Il sindaco: saranno bonificate due vasche della discarica

PACHINO. La percentuale di differenziata degli ultimi tre anni e gli eventuali proventi incassati dall'ente municipale. Sono queste ed altre le istanze presentate dal consigliere del Partito democratico, Roberto Bruno, sulla scrivania del primo cittadino, Paolo Bonaiuto. Il consigliere del Pd ha presentato una interrogazione che mira a fare emergere un discutibile funzionamento della gestione dei rifiuti differenziati in città, di cui più volte è stato annunciato l'avvio ma, di fatto, si è imbattuta contro non poche difficoltà. Quel 35 per cento di rifiuti differenziati il cui raggiungimento, da capitolato, era previsto per il primo anno di appalto, è rimasto solo un sogno nel cassetto.

«Vogliamo capire - ha detto il democratico Bruno -, quale è la percentuale di rifiuti differenziati degli ultimi tre anni, ed anche la quantità di indifferenziata. E, chiaramente, la percentuale di differenziata raggiunta anche nel borgo marinaro di Marzamemi, riferita agli ultimi mesi, quando il servizio è partito». Ma le richieste di Bruno sono state estese ad eventuali introiti incassati dall'ente dal conferimento dei rifiuti differenziati nelle varie piattaforme ed i costi mensili di conferimento e di trasporto. «Ed anche - ha proseguito il consigliere del Pd -, se durante il periodo contrattuale la ditta appaltatrice ha rispettato quanto previsto dal capitolato speciale d'appalto e, in caso negativo, se sono state applicate le sanzioni previste».

I punti di criticità della gestione che tocca Roberto Bruno sono diversi. La presenza di cassonetti per le strade che non incentiverebbero il metodo «porta a porta», che è quello previsto dal capitolato e «si può - ha spiegato Bruno -, inoltre ritenere come un ostacolo anche alla raccolta differenziata, e viste le modalità poco chiare e confusionarie seguite nella distribuzione dei sacchetti porta rifiuti».

Ci sarebbero delle carenze anche riguardo la raccolta di rifiuti specifici, come le pile esauste, i farmaci scaduti e i prodotti da imballaggio che fanno parte dei rifiuti, in genere, di supermercati, centri commerciali e cooperative agricole. E, tra i problemi più importanti, anche il pagamento degli stipendi agli operatori ecologici, che da tre anni vivono situazioni di tensione poiché non viene rispettato l'accreditamento della mensilità. Il sindaco, Paolo Bonaiuto, ha annunciato che risponderà a tutti i punti riguardanti la differenziata. «Intanto - ha detto il primo cittadino -, abbiamo in mano il decreto della Regione da 1 milione 900 mila euro per la bonifica delle due vasche della discarica comunale Coste Sant'Ippolito».

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