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Digos, l’indagine sui rimborsi: sentiti i dipendenti comunali

Gli occhi degli investigatori puntati sui sei consiglieri assunti dopo le elezioni del 2008

SIRACUSA. Gli interrogatori di alcuni dipendenti comunali e il controllo di tutte le determine. Sta proseguendo su questi due fronti il lavoro della «Digos» al Comune. L’indagine ha già fatto scattare sei avvisi di garanzia e non è escluso che nei prossimi giorni possano essere emessi ulteriori provvedimenti nei confronti di altri consiglieri comunali.

Al momento, l’attenzione degli investigatori sarebbe concentrata, in particolare, sui sei consiglieri comunali che dopo essere stati eletti nell’assemblea del Vermexio, alle ultime elezioni, sono stati assunti in ditte private. Secondo quanto previsto da una legge regionale del 2000, infatti, i privati hanno diritto al rimborso dell’intera giornata lavorativa del proprio dipendente che partecipa a una seduta del consiglio comunale o a una commissione consiliare. Il tetto massimo previsto dalla legge è di 3.700 euro, cioè due terzi dell’indennità del sindaco e attualmente nell’aula del Vermexio sono in 19 i consiglieri che risultano assunti in ditte private o studi professionali.

Gli uomini della «Digos», in questa fase, oltre a verificare le determine sui pagamenti ai privati starebbero anche cercando di verificare la corrispondenza tra le presenze effettive sul posto di lavoro indicato dai consiglieri e le sedute di consiglio o le commissioni consiliari. Sarebbero già stati ascoltati alcuni dipendenti comunali e gli investigatori dovrebbero chiamare anche gli impiegati delle ditte che dichiarano di avere tra i loro dipendenti i consiglieri. Poi, con ogni probabilità, toccherà ai sei consiglieri comunali che hanno ricevuto l’avviso di garanzia e che appartengono sia alla maggioranza che alla minoranza.

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