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«Fuori i trattori dal salotto di Noto» Il sindaco replica: scelta che rifarei

Cresce il fronte delle associazioni pro centro storico. Contestato il «sì» del Comune all’iniziativa degli agricoltori

NOTO. "Gli oltre mille problemi del centro storico di Noto? Continuano a perpetuarsi, ma almeno da oggi non saremo più soli a denunciare quello che da troppo tempo proprio non va". Roberto Bellassai, leader del Comitato per i diritti del cittadino, trova alleati per combattere l'annosa battaglia in nome della vivibilità del salotto buono della città barocca. Da oggi, infatti, c'è un nuovo comitato: è "Abitare e vivere il centro storico di Noto", sigla che mette insieme decine di residenti dell'ampia area che va dalla Porta Reale fino a piazza XVI maggio.
"Degrado e mancanza di regole: questo l'impietoso biglietto da visita che propone il centro storico. È necessario stabilire dei principi che concilino gli interessi di residenti e commercianti del salotto barocco. È impossibile, infatti, vivere in un quartiere in cui, e non solo d'estate, c'è musica all'aperto sino alle due di notte", è la forte denuncia di Bellassai che ricorda le proteste di cittadini e turisti.
"Ora, assieme ai responsabili del neonato comitato, alzeremo la voce e torneremo a chiedere a sindaco, Soprintendenza ai Beni culturali e vigili urbani il rispetto delle regole perché Noto non appartiene ai soli abitanti, ma è una città d'arte tutelata dall'Unesco". Parla di un centro storico sempre più offeso, il decano dei comitati civici, e contesta la rimodulata circolazione lungo il corso. "Da isola pedonale, quell'area è tornata ad essere zona a traffico limitato con il continuo passaggio di mezzi. Addirittura domenica scorsa, in occasione della giornata regionale del ringraziamento della Coldiretti, nel perimetro aureo di piazza Municipio, dove si fronteggiano Cattedrale e palazzo Ducezio, stazionavano sei grossi trattori, mentre ai piedi del Comune è stato allestito un mercato. Scene che non vorremmo vedere nel salotto buono della città e che finiscono per diseducare la gente - è l'affondo di Roberto Bellassai -: dobbiamo invece insistere sul rispetto dei luoghi".
Barocco e trattori: una critica respinta dal sindaco Corrado Bonfanti. "Sono orgoglioso d'aver ospitato la Giornata regionale del ringraziamento della Coldiretti che si è conclusa con l'esposizione dei mezzi utilizzati da chi con grande sacrificio giornalmente lavora nei campi. Se l'evento mi venisse riproposto, lo ospiterei senza alcuna esitazione. Quella presentata domenica scorsa a Noto è stata una scena che ha fatto onore ai veri siciliani: il salotto buono per un giorno ha accolto il sacrificio, e i doni, di chi lavora la terra".

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