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Aumentate le richieste alla «Caritas» I negozianti: «Risorse per sostenerla»

Una raccolta di fondi per la mensa di Ortigia, il presidente Sandro Romano: «Momento di grave crisi»

SIRACUSA. I commercianti a sostegno delle attività della mensa di via Nome di Gesù. È stata presentata ieri mattina nella sede di Confcommercio, in via Laurana la campagna di raccolta fondi denominata «Una moneta per la vita» che vede insieme anche l'assessorato comunale alle Politiche sociali, il Centro servizi per il volontariato etneo e la comunità «San Martino di Tours». Le aziende associate a Confcommercio già da ieri hanno esposto sui propri banconi dei salvadanai per la raccolta fondi in favore della mensa gestita dalla «Caritas». Secondo il presidente provinciale della Confcommercio, Sandro Romano la mensa è divenuta ”uno specchio dello stato di necessità che ormai ha coinvolto in città non solo i pensionati, ma anche intere famiglie”. «In un momento di grande difficoltà socio economica - ha detto Romano - in cui negli ultimi tre anni in provincia si sono persi ben 14.500 posti di lavoro, anche le aziende intendono dare la propria disponibilità per raccogliere risorse che servano a garantire il prosieguo delle attività della mensa di Ortigia».
I dati sulle richieste di pasti caldi che giungono quotidianamente alla mensa di via Nome di Gesù, sono in crescita, ed a confermarlo è il responsabile Giuseppe Agosta. «L'aumento è stato del 30 per cento rispetto allo scorso anno - ha detto Agosta - solo nel primo semestre di quest'anno abbiamo servito sessanta persone in media alla mensa. Si tratta non solo di immigrati, ma anche di famiglie e pensionati, oltre a tanti giovani disadattati che accogliamo nei nostri locali».
Un'iniziativa realizzata con la collaborazione dell'assessore comunale alle Politiche sociali, Salvo Sorbello. «La cultura della solidarietà - ha detto l'assessore - deve riuscire ad espandersi in città e coinvolgere famiglie ed aziende a fare sentire meno soli chi si trova in condizioni di disagio». Alla presentazione ha preso parte anche la responsabile provinciale del Centro servizi per il volontariato etneo, Domenica Cannatà.

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