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"Abusi su tre minori", dj condannato a 12 anni

L’imputato è stato denunciato dalla mamma di una vittima molestata durante una festa. Il pm aveva chiesto una pena a 9 anni e 4 mesi

SIRACUSA. Dodici anni di reclusione è la condanna inflitta dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale Vincenzo Panebianco al dj Salvatore Alonge, detto Salvino, riconosciuto colpevole di abusi sessuali nei confronti di tre bambini.

L'imputato, in carcere dalla fine dello scorso mese di gennaio, è comparso ieri mattina all'udienza preliminare difeso dall'avvocato Francesco Lo Piccolo, e ha subito chiesto di definire la sua posizione giudiziaria con il rito abbreviato, giudizio alternativo che comporta l'applicazione dello sconto di un terzo sull'intero importo della pena. La richiesta è stata accolta dal giudice che nei preliminari dell'udienza ha ammesso la costituzione di parte civile dei genitori delle vittime che hanno affidato il patrocinio all'avvocato Matilde Lipari. Quest'ultima, dettando le sue conclusioni, ha esortato il giudice a formulare la condanna dell'imputato a sedici anni di reclusione.

Al termine della camera di consiglio il gup è andato ben oltre le aspettative del pubblico ministero Antonio Nicastro il quale, dettando le sue conclusioni, ha sollecitato per l'intrattenitore musicale una condanna a nove anni e quattro mesi di reclusione. Con la stessa sentenza il gup ha applicato all'uomo una serie di pene accessorie, tra cui l'interdizione perpetua da tutte le attività che coinvolgono minori e la perdita della potestà genitoriale, e ha riconosciuto alla parte civile il diritto al risarcimento del danno che sarà quantificato in sede civile.

L'indagine giudiziaria nei confronti di Salvino Alonge è stata avviata dai carabinieri della stazione di Cassibile e dagli uomini della squadra mobile in seguito alla denuncia presentata dalla mamma di una bambina che sarebbe stata molestata durante una festa che era in programma in un locale pubblico in via Elorina. Le dichiarazioni della vittima vennero ritenute valide dal piemme Antonio Nicastro che dispose il fermo del dj.

A distanza di alcune settimane dall'arresto, convalidato dal gip, altre due denunce piovvero sul capo dell'imputato, in questo caso da parte di genitori di altrettanti bambini che lo accusano di essere stati sottoposti ad attenzioni moleste da parte del dj. Uno dei riscontri accusatori è rappresentato dal materiale pedopornografico rinvenuto e sequestrato nell'abitazione dell'imputato.

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