Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Priolo, presi i topi d'appartamento

La banda di ladri aveva svaligiato la residenza, in via delle Cave, del consigliere comunale del Pd, Giuseppe Menesello

PRIOLO. È stata arrestata dalla polizia la banda di ladri che aveva svuotato l’appartamento in via delle Cave, a Priolo, del consigliere comunale del Pd, Giuseppe Menesello. Sono in carcere Alessio Boscarino, 20 anni, Giovanni Muratori, 24 anni, melillese, mentre Giuseppina Gennuso, 32 anni, ha ottenuto i domiciliari. Nel gruppo c’è anche un diciassettenne ,V.F., che è stato trasferito nel centro di prima accoglienza di Catania. Avevano studiato con cura il colpo e non appena hanno visto il proprietario uscire dalla sua abitazione per recarsi al Comune, sono entrati in azione, riuscendo, in poco tempo, a forzare la porta di ingresso della casa. Non sono passati inosservati, ad accorgersi di loro sono stati i residenti della zona che hanno dato agli agenti del commissariato di polizia di Priolo, al comando del dirigente, Fabrizio Fazio, delle informazioni importanti, a cominciare dall’auto, una Ford «Ka» di colore verde che è nella disponibilità della donna della banda. Gli investigatori si sono recati nella sua abitazione, un appartamento di una palazzina popolare nel rione di San Focà. Insieme a lei c’era il diciassettenne ma la refurtiva è stata trovata nel suo box: un personal computer, un orologio, dvd, pen drive e 520 euro in contanti. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti 18 grammi di hashish e due bilancini di precisione. La trantaduenne è cugina di Alessio Boscarino ed insieme, poco prima del furto in via delle Cave, si erano recati al commissariato di polizia di Priolo. Il ventenne, infatti, ha l’obbligo di firma e così una volta fatto il proprio ”dovere” avrebbero organizzato l’assalto alla casa del consigliere comunale. La polizia ha ricostruito i ruoli dei componenti della banda: la donna avrebbe messo a disposizione la macchina ed il garage per nascondere la refurtiva, il minore fungeva da palo, Muratori era lo ”scassinatore” mentre Boscarino aveva il compito di caricare la merce. Il melillese, dopo il colpo, si è rifugiato nell’abitazione della madre ma è stato scovato dagli agenti che lo hanno messo sotto torchio fino a quando ha confessato. Ha ceduto 170 euro, soldi che erano stati trafugati dall’appartamento di via delle Cave, mentre tra gli slip conservava della droga, una dose di hashish, dello stesso tipo di quella scovata nel garage della donna.

Caricamento commenti

Commenta la notizia