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Freddo in classe, protesta a Lentini

Duemila studenti che frequentano i tre istituti superiori scolastici Vittorini, Alaimo e Nervi sono costretti a fare lezione con le coperte, con le stufette e scaldino

LENTINI. Termosifoni spenti e duemila studenti che frequentano i tre istituti superiori scolastici Vittorini, Alaimo e Nervi sono costretti a fare lezione con le coperte, con le stufette e scaldino. Accade al Polivalente scolastico di via Riccardo da Lentini, dove i riscaldamenti non sono entrati in funzione nonostante i ripetuti appelli dei genitori e alunni. All'origine del disservizio ci sarebbero i tagli effettuati dal governo Monti alle province e il mancato trasferimento delle somme destinate alle scuole da parte dello Stato e della Regione.

«Dopo le nostre rimostranze - racconta Damiana Maugeri, della quarta classe del liceo artistico - i docenti ci hanno spiegato che era un problema della crisi economica e così ci siamo attrezzati con scaldini e coperte. Ma con il freddo di questi giorni è impossibile fare le lezioni in classe». «Ora che la temperatura si è abbassata - ha detto Sam Fisicaro, genitore - urge una soluzione. Abbiamo pensato di tenere i nostri figli a casa ma avrebbe comportato ulteriori disagi sia per noi che per i nostri figli. Non si capisce come mai la Provincia non abbia fatto preventivamente un sopralluogo e accertare le somme che servono per acquistare il gasolio».

I rappresentanti degli studenti hanno chiesto ai dirigenti scolastici l'intervento della Provincia, ma fino adesso non ci sono state risposte concrete. «È una situazione impossibile - ha detto Giuseppe Ranno - seguire le lezioni con il freddo. Nei prossimi giorni effettueremo una vibrata protesta per chiedere il gasolio per i riscaldamenti». S.D.S.

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