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Lo sciopero dei distributori, lunghe code per i rifornimenti

Decine di auto incolonnate per tutta la giornata di ieri davanti alle stazioni di servizio

SIRACUSA. File e disagi per gli automobilisti anche in città. Le prime code per fare rifornimento di carburante ai distributori si sono formate già in mattinata, unica soluzione per contrastare così gli effetti dello sciopero proclamato dai gestori scattato ieri alle 19 che resterà valido fino alle 7 di venerdì. Modalità diverse per gli operatori lungo la rete autostradale che si astengono dalle 22 di ieri fino allo stesso orario di domani.
Da viale Paolo Orsi a corso Gelone, da viale Scala Greca a viale Santa Panagia e lungo contrada Targia erano decine le auto incolonnate. A fermarsi sono gran parte dei distributori di carburante che operano in città e lungo le strade provinciali e statali. Lo sciopero proclamato su base nazionale riguarda in provincia duecento attività distribuite tra i ventuno comuni e la rete autostradale, ed è stato proclamato dalla Figisc, la federazione che riunisce i gestori di impianti stradali di carburante aderenti alla Confcommercio, insieme alla Faib, la federazione autonoma benzinai di Confesercenti che protestano contro il mancato rinnovo dei contratti con l'Unione petrolifera, l'aumento della tassa di fabbricazione che si attesta in 4 centesimi al litro a carico dei gestori degli impianti, la ristrutturazione della rete di distribuzione che a livello locale, secondo i dati riferiti dalle organizzazioni di categoria, comporterà la riduzione di venti distributori in provincia. «Il Governo e le compagnie petrolifere stanno costringendo alla chiusura decine di attività - ha detto il presidente provinciale della Figisc, Sebastiano Fontana che rappresenta centoquaranta gestori in provincia - lo sciopero era necessario per cercare di dare una scossa alle istituzioni».

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