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Pachino, bufera sul Festival del cinema Tossani: "Scempio di 40 mila euro"

L’assessore punta l’indice sui rendiconti: dubbi su biglietti aerei e telefonini. Pintaldi: "Spese legittime"

PACHINO. Una bufera di ”sospetti” si è abbattuta sul Festival del Cinema di Frontiera. A conclusione dell’”annus horribilis” dell’evento culturale, che è saltato nel 2012 dopo 11 edizioni per mancanza dei fondi necessari, nella seduta del consiglio di martedì sono anche emersi tanti dubbi sulle spese effettuate con i contributi comunali per l’edizione 2011. L’assessore ai Servizi sociali, Patrizia Tossani, a causa delle dimissioni dell’assessore alla Cultura, si è occupata di ”approfondire” ed effettuare verifiche sulla documentazione presentata dal cinecircolo «Baia delle tortore», che organizza la kermesse. E quando Tossani ha reso pubbliche le voci delle spese sostenute per l’organizzazione del «Cinema di Frontiera», nell’aula di via Rubera è calato il gelo. «Uno scempio di 40 mila euro – lo ha definito l’assessore Tossani -, una rendicontazione pietosa in cui si trovano differenti tipologie di spese, tranne quelle legate alla produzione di film». Dagli elenchi spulciati dall’assessore risultano due ricevute di consulenze che il cinecircolo ha pagato all’associazione «La locomotiva» di Rosolini, una da 5 mila euro ed una da 6 mila euro, che per Tossani sarebbero scarsamente motivate. Biglietti aerei su cui sono caduti alcuni sospetti, affitti di abitazioni, sedie a noleggio. Ma anche un compressore e un pulitore per laghetti, due Iphone, un computer Apple, scaffali metallici, colla e mangime per topi, irrigatori lancia spruzzo. Tutte voci che risulterebbero molto dubbiose. «Documentazione – ha continuato l’assessore -, peraltro corredata da una relazione striminzita di due paginette: dobbiamo capire – ha rimarcato Tossani in riferimento alla somma che manca ancora da liquidare all’associazione – se 15 mila euro glieli dobbiamo dare o ce li devono restituire. Penso solo che sono state strumentalizzate una serie di cose e non si è avuto nemmeno il minimo pudore pensando, magari, che qualcuno avrebbe potuto metterci il naso». Sono anche spuntati dubbi su chi avrebbe avuto il compito di verificare le fatture, all’interno degli uffici comunali. «Bisogna avviare una serie di controlli - ha dichiarato il consigliere Roberto Bruno – ma la necessità che rimane è quella di difendere e salvaguardare la manifestazione, al di la di chi la organizza. Ma un approfondimento deve essere fatto su tutti gli eventi che vedono l’impiego di denaro pubblico».
Turi Pintaldi, responsabile organizzativo del Festival e presidente del cinecircolo, è sereno ed ha rispedito al mittente le critiche ed i dubbi. «Sono fermo a ciò che mi ha dichiarato il sindaco, Paolo Bonaiuto – ha detto Pintaldi - incontrato la scorsa settimana. La sua volontà è di liquidare 15 mila euro. Non ho avuto altre informazioni, né verbali né scritte, su eventuali malversazioni di cui saremmo responsabili secondo quanto è stato riferito dall’amministrazione comunale in consiglio. Siamo pronti a dimostrare in ogni sede la corrispondenza di tutte le spese affrontate. E, comunque, invito chi non fosse dello stesso avviso, a presentare denuncia».

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