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Qualità della vita, la provincia perde sette posizioni

Poche notizie positive dall’analisi annuale del «Sole 24 ore». Dati negativi su ambiente, prodotto interno lordo e imprenditoria giovanile

SIRACUSA. Una provincia trascinata verso il basso da ambiente, imprenditoria giovanile e soprattutto «Pil» e risparmi. E che presenta le uniche note liete con il primo posto in Italia rispetto alle esportazioni e con una maggiore sicurezza sotto il profilo dell’ordine pubblico. Non si possono di certo fare il salti di gioia leggendo i risultati dell’analisi annuale del «Sole 24 ore» sulla qualità della vita nelle province italiane. E per il territorio sono dolori con la provincia che si piazza all’ottantottesimo posto su 107 perdendo otto posizioni rispetto al 2011. L’unica consolazione, se di consolazione si può parlare, è che guardando alla Sicilia, la provincia si piazza al secondo posto, dietro Ragusa e con lo stesso punteggio di Enna. Quasi tutti gli altri territori, però, rispetto allo scorso anno sono riusciti a guadagnare posizioni. Come da ”tradizione”, sono sei gli indicatori considerati nello studio: il tenore di vita, con la provincia al novantunesimo posto sempre con sette posizioni in meno rispetto al 2011; affari e lavoro, dove spicca un trentaquattresimo posto con un balzo verso l’alto di dieci posizioni; ottantasettesimo posto invece, cinque posti in meno, per servizi, ambiente e salute; territorio stabile nella voce popolazione dove la classifica parla di un novantanovesimo posto; il balzo in avanti più importante si registra nell’ordine pubblico con un cinquantaseiesimo posto e ben ventuno posizioni guadagnate; nella voce tempo libero novantacinquesimo posto e otto posizioni in meno, con un calo dovuto ai risultati non esaltanti nelle voci legate a spettacoli, presenza di bar e ristoranti e creatività. Entrando nel dettaglio, risultati lusinghieri per la provincia solo nell’export, nell’indice di copertura della banda larga e, ovviamente, nel clima. Male, molto, nell’ambiente con il centounesimo posto, nel tasso di disoccupazione, con la provincia relegata al centesimo posto e nei depositi per abitante, con il territorio in centoduesima posizione. A commentare l’analisi è il sindaco, Roberto Visentin. «La qualità della vità - ha detto il primo cittadino - è legata principalmente alla ricchezza che un territorio riesce a esprimere. Sotto questo profilo voglio ricordare che ci sono un miliardo e 600 mila euro di investimenti bloccati da beghe politiche e demagogia». Un riferimento chiaro, questo a rigassificatore e investimenti per il turismo. Per il presidente della Provincia, Nicola Bono ”il territorio continua a fare i conti con debolezze strutturali che di certo non aiutano in un momento di crisi come quello attuale”. Nonostante questo, Bono prova a guardare i lati positivi. «Abbiamo fatto registrare importanti balzi in avanti - ha aggiunto Bono - sul fronte della sicurezza e degli affari e lavoro. Anche sull’appeal turistico il territorio si è comunque difeso».

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