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Il comune di Noto a caccia di risparmi. «Telefoni, spesa enorme: tagliamo»

L’assessore: sosteniamo costi inaccettabili, chiaramente fuori mercato e dunque intollerabili

NOTO. Tagli agli sprechi a palazzo Ducezio: all'appello, dopo l'assessore al Welfare Daniele Manfredi (che ha disposto il trasferimento, entro la fine dell'anno, di alcuni uffici in locali di proprietà del Comune), ha risposto anche l'assessore ai Lavori pubblici Corrado Bianca chiamato in causa, seppure indirettamente, dal consigliere Salvo Veneziano (Noto Nostra-Pdl) per via delle pesanti bollette del telefono intestate al Comune: oltre 40 mila euro a bimestre.
E Bianca, che già quando era all'opposizione (Pd) aveva posto attenzione al problema, è pronto a dare le prime risposte. "È vero, la lotta agli sprechi telefonici va affrontata con sollecitudine. È allo studio il progetto di rivisitazione complessiva del sistema di telefonia, ma intanto, nel volgere di pochissimi giorni - ha annunciato l'assessore Bianca - saranno rivisti tutti i contratti di fornitura. Il Comune sostiene costi che sono inaccettabili, perché chiaramente fuori mercato, e intollerabili per rispetto sia della buona amministrazione sia di migliaia di concittadini che pagano le tasse". Il progetto prevede tagli già a partire dai primi di dicembre: "Fermo restando che per talune situazioni sono in corso approfondimenti - ha aggiunto - il problema di fondo è quello legato ai contratti che a prima vista appaiono piuttosto vessatori e su cui l'Azienda fornitrice dovrà dare chiarimenti. Non meno grave è l'ipotesi, se dovesse essere confermata, di utenze ancora attive in immobili non più nella disponibilità del Comune per le quali in questi anni si è continuato a pagare il relativo canone. Ecco, questi sono i primi sprechi da evitare, e da subito. L'impegno mio personale e di tutta l'amministrazione - ha affermato Bianca - è rivolto alla razionalizzazione e all'abbattimento significativo della bolletta telefonica. Oggi da assessore non dimentico le battaglie che su questa problematica ho fatto dai banchi dell'opposizione, e sento ancora più forte il dovere di mettere mano a un vecchio problema che in un momento di grave crisi economica presenta aspetti riconducibili anche a condotte negligenti e superficiali. Già in settimana, proprio per porre rimedio a questa situazione, ho avviato un tavolo tecnico con l'Azienda fornitrice per abbattere quei costi fissi e dismettere alcune forniture che incidono in modo spropositato sulla bolletta. Questo è il primo passo, poi si opererà la completa razionalizzazione delle spese, con un migliore utilizzo della rete aziendale mobile e fissa comunale".

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