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Lentini, è «guerra» sull’acqua privatizzata

Durante l’incontro del comitato lentinese «Acqua pubblica» i cittadini hanno contestato il sindaco Alfio Mangiameli per aver consegnato, senza coinvolgere la città, gli impianti idrici alla «Sai 8»

LENTINI. «Bisogna contrastare con forza la privatizzazione dei servizi idrici locali, perché si rischia l’aumento delle tariffe e abbiamo dei servizi di manutenzione scadente». Lo ha detto il responsabile del tavolo tematico «Acqua pubblica» Maria Cunsolo al termine dell’incontro del comitato lentinese «Acqua pubblica» durante il quale i cittadini hanno contestato il sindaco Alfio Mangiameli per aver consegnato, senza coinvolgere la città, gli impianti idrici alla «Sai 8».

Il comitato verrà sostenuto da diverse associazioni di volontariato, tra cui «Rinnovamento per il Territorio» che nei giorni scorsi ha organizzato un confronto sul problema dell’acqua a Lentini e sulla consegna degli impianti idrici alla Sai8. Alla riunione hanno partecipato Luigi Solarino, presidente di «Decontaminazione Sicilia» e Concetto Rossitto. «Il comitato condividerà le linee guida – ha detto il responsabile del tavolo tematico Maria Cunsolo – del forum nazionale, regionale e provinciale sull’acqua. Avrà il fine di contrastare la privatizzazione dei servizi idrici. Noi proporremo una serie di iniziative tese al raggiungimento di una legge che ripubblicizzi il servizio idrico e promuoverà tutte quelle attività che valorizzano la qualità dell’acqua di rubinetto».

Il comitato avvierà tutte le iniziative per tutelare i lentinese affinché “l’acqua ritorni ad essere pubblica e non privata”. «Vogliamo riprenderci il territorio – ha aggiunto Marco Saraceno, componente di ”Rinnovamento per il Territorio” - e promuovere la democrazia partecipata in modo tale che non succeda quello che è successo con la consegna degli impianti idrici alla Sai 8 e altre tematiche locali».
S.D.S.

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