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"Aligrup", chiudono i punti vendita I dipendenti: "Non ci arrendiamo"

La protesta dei lavoratori: «L’occupazione va avanti, da giovedì bloccheremo il centro commerciale di contrada Fusco»

SIRACUSA. Fumata nera per l'acquisizione dei punti vendita Aligrup in città che detiene i marchi Despar, Eurospar ed Interspar e si apre da mercoledì la procedura di cassa integrazione per i 117 dipendenti dei supermercati di contrada Fusco e corso Umberto. È stata fissata infatti la riunione a Catania nel corso della quale si dovrà raggiungere un accordo tra il commissario liquidatore di Aligrup e le rappresentanze sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

La cassa integrazione coprirà per un anno i lavoratori che alla scadenza avranno garantita un'altra annualità attraverso la mobilità. Interessati anche i restanti 83 dipendenti che sono distribuiti tra i punti vendita di Francofonte, Avola e Pachino. È l'esito finale della vertenza dopo la mancata presentazione delle offerte da parte di altre aziende del settore e che riguarda a livello regionale oltre ottocento lavoratori dei punti vendita di Catania e Ragusa.

Intanto prosegue l'occupazione da parte dei dipendenti siracusani presenti all'interno del centro commerciale di contrada Fusco che è stato indicato dal commissario liquidatore tra quelli per i quali è stata decisa la chiusura già a partire da domani. Un gruppo di dipendenti hanno incontrato venerdì il deputato regionale, Bruno Marziano chiedendo che la vertenza venga affrontata dal governatore Rosario Crocetta.

«L'occupazione non verrà sospesa - ha detto uno dei lavoratori che prendono parte alla mobilitazione in contrada Fusco - resteremo qui fino alla chiusura del punto vendita e già a partire da giovedì verificheremo la possibilità di bloccare gli ingressi del centro commerciale, visto che non c'è stata alcuna solidarietà da parte degli altri operatori commerciali. Siamo senza stipendi da quasi quattro mesi e per poter avere l'indennità di cassa integrazione dovremo attendere febbraio. Non siamo più in grado di poterci pagare bollette, finanziamenti e mutui. Per questo abbiamo già chiesto al sindaco, una moratoria al pagamento dell'Imu di dicembre».

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