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Noto, controlli sui commercianti: la metà non è in regola coi versamenti

Tra le anomalie, al primo posto il mancato pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti

NOTO. Tasse comunali e tributi non pagati: la Guardia di finanza scopre a Noto più di quindici titolari di esercizi pubblici non in regola con i versamenti. Un controllo che al momento - l'attività è iniziata solo da pochi mesi - si è limitato a un campione di trenta esercizi commerciali e che ha portato, nel corso di accertamenti incrociati eseguiti con la collaborazione degli uffici del Comune, all'accertamento di diverse irregolarità.

Più di ventimila euro la somma già recuperata. Numeri questi che sono stati presentati ieri pomeriggio nel corso di una conferenza tenuta dal comandante della tenenza di Noto, Diana Campanella e dal sindaco Corrado Bonfanti. Tra le principali anomalie riscontrate dalle fiamme gialle al primo posto c'è il mancato pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (molti commercianti non sono risultati censiti nel sistema Tarsu), seguita dall'imposta per l'occupazione di spazi e aree pubbliche e, all'ultimo posto, dall'Imu.

Tutto prende le mosse dal recente protocollo d'intesa siglato tra il Comune di Noto e il comando provinciale della guardia di finanza che ha dato vita ad un rapporto di collaborazione istituzionale in ambito di tributi locali.

«Nel dettaglio l'attività incrociata - ha spiegato Bonfanti - ha permesso l'individuazione di soggetti passivi, alcuni dei quali addirittura sconosciuti al sistema informatico dell'ente locale, seppure vincolati alla tenuta della partita Iva, così come all'osservanza degli obblighi di versamento dei tributi locali».

Le indagini sono scattate sulla base delle stesse dichiarazioni rese dai commercianti alle fiamme gialle durante l'ordinaria attività di controllo: «I verbali, con le risposte fornite dai titolari degli esercizi pubblici - ha chiarito il comandante Diana Campanella -, sono stati trasmessi agli uffici del Comune per i riscontri, e in molti casi è emersa la non corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto realmente accertato. In alcuni casi si è trattato anche di soggetti non censiti e tante posizioni sono state sanate». Pagare il giusto, ma pagare tutti.

«Una corretta politica che trova le porte aperte nell'amministrazione che guido - ha detto il sindaco Bonfanti -: l'intesa con la guardia di finanza, fra le altre cose, mira anche a un più rapido scambio di informazioni diretto a rendere maggiormente efficaci le attività di controllo».

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