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Edilizia, la Cisl: «Chiuse 700 imprese in 3 anni»

L’allarme del segretario provinciale Filca. «In provincia numeri drammatici: tremila operai non lavorano più»

SIRACUSA. In provincia sono 3 mila i posti di lavoro persi e 700 le ditte del comparto edile che hanno cessato l’attività nel triennio compreso tra il 2009 ed il 2012. Sono questi i dati impietosi evidenziati dal segretario provinciale della Filca Cisl, Paolo Gallo nel corso della riunione dell’attivo provinciale convocato venerdì sera nel salone della Cisl in via Arsenale alla presenza del segretario regionale della categoria, Santino Barbera e del segretario provinciale di Cisl, Paolo Sanzaro.

«I numeri di questo disagio sono drammatici – ha detto Gallo -. In Cassa edile abbiamo un ammanco di massa salariale di circa 6 milioni di euro che, tradotti in forza lavoro, significa 3 mila operai che non lavorano più».

Una beffa secondo il segretario della Cisl, Paolo Sanzaro che è tornato a chiedere al governatore Rosario Crocetta ed alla deputazione siracusana eletta all’Ars, di attivarsi per giungere allo sblocco di tutti gli iter autorizzativi che vincolano l’inizio delle opere infrastrutturali più importanti del territorio come quelle legate ai lotti tra Rosolini e Modica del’autostrada Siracusa-Gela, il completamento della superstrada Catania-Ragusa, che attraversa anche i comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte, oltre ai lavori per i porti di Siracusa ed Augusta.

«È paradossale che questi progetti siano finanziati – ha spiegato Sanzaro - e che restino fermi, impedendo la possibilità di dare occupazione e, creare nuove infrastrutture necessarie alla provincia».

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