SIRACUSA. Una ”voragine” di sei milioni di euro. Non è bastato nemmeno l’aumento dell’«Imu» sulla seconda casa a far quadrare i conti del Comune. Sulle già disastrate casse del Vermexio si è abbattuta la scure delle minori entrate legate proprio al pagamento dell’«Imposta municipale unica». Tradotto in numeri, la previsione errata inserita nel bilancio, ammonta a due milioni e mezzo di euro. A questa somma bisogna aggiungere tra le altre cose 600 mila euro di somme accantonate per il rispetto del patto di stabilità, 500 mila euro per il contenzioso legato a «Sogeas» e 1 milione e 400 mila euro di minori trasferimenti statali. Il totale è un poco rassicurante sei milioni di euro che spingerà giunta e consiglio a dover assumere immediate contromisure.
E l’unica soluzione percorribile è quella dei tagli perchè lo scorso 31 ottobre è scaduto il termine previsto dalla legge per incidere sulle entrate. Il Comune, insomma, non può intervenire sui tributi ma deve procedere riducendo la spesa corrente. «La situazione è molto delicata - ha dichiarato il ragioniere generale Giorgio Giannì - e stiamo cercando di individuare le soluzioni adatte a coprire questo ammanco di sei milioni di euro». Il ragioniere generale già in passato aveva lanciato l’allarme sul dissesto finanziario del Comune e oggi la ”bancarotta” sembra a un ”passo”. Su un maxi-emendamento sta lavorando, da giorni ormai, la commissione Bilancio presieduta da Marco Mastriani. I componenti dell’organo consiliare stanno lavorando, in questo senso, ai tagli da prevedere per cercare di coprire il ”buco”. «Con i componenti della commissione - ha dichiarato Mastriani - siamo riusciti a elaborare una serie di tagli per 2 milioni e mezzo di euro. È chiaro che alla luce delle novità di ieri, questa somma deve essere integrata». Lo ”spettro” è quello di pesanti tagli soprattutto sui servizi, a cominciare da quelli riservati alle fasce più deboli.
Forti critiche da Giancarlo Garozzo, capogruppo del Pd. «Da mesi chiediamo all’amministrazione comunale una revisione della spesa perchè sapevamo si sarebbe arrivati a questo punto - sostiene Garozzo -. Questo è lo specchio del fallimento della giunta guidata da Roberto Visentin». L’esponente del Pd guarda anche al saldo dell’«Imposta municipale unica» e le previsioni non lasciano ben sperare.
«Se con l’acconto ci sono state entrate in meno per due milioni e mezzo di euro - sostiene il consigliere comunale - non voglio pensare a cosa potrà succedere con il saldo dell’«Imu» e con l’aliquota portata al 10,6 per mille sulla seconda casa». Garozzo lancia poi una precisa proposta. «Il primo passo da compiere - ha aggiunto l’esponente del Pd - è congelare le indennità del sindaco, degli assessori e dei consiglieri sia a novembre che dicembre. La politica deve dare l’esempio ma purtroppo questo non basterà».
Comune, buco da sei milioni «A un passo dal fallimento»
Conti in rosso per le minori entrate dall’«Imu». Il ragioniere generale: «Situazione delicata». Garozzo: «Congelare tutte le indennità»
Caricamento commenti
Commenta la notizia