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Blitz a Ortigia e Fontane Bianche, due locali privi di autorizzazioni

Controllate trentaquattro attività: sequestrata una canna fumaria di una pizzeria

SIRACUSA. Trentaquattro locali controllati, multe pari a 38 mila euro ed un sequestro di una canna fumaria di una pizzeria alla Fonte Aretusa, nel cuore del centro storico. Hanno usato il pugno duro gli agenti del commissariato di Ortigia contro i commercianti, e non solo dell’antica isola, perchè nel mirino è finito anche un locale molto noto di Fontane Bianche, per il quale i poliziotti hanno proposto la sospensione dell’attività. Una mano agli investigatori l’hanno data i residenti della zona balneare, perchè, in diverse occasioni, il loro riposo è stato preso a ”pugni” dalla musica, ritenuta troppo alta, almeno nelle ore in cui ritenevano di volere andare a dormire. E così, gli agenti del commissariato di Ortigia, al comando del dirigente Salvatore Roccasalva, si sono recati a Fontane Bianche per compiere degli accertamenti.
Secondo gli inquirenti, il locale ospitava serate danzanti e non sarebbero stati rispettate alcune prescrizioni, specie quelle sulla quiete pubblica. Le verifiche si sono spalmate anche in altre zone della città, in particolare in via Turchia, una strada ”chiusa” tra viale Santa Panagia e via Italia, proprio a ridosso della sede che ospita l’Agenzia delle Entrate. I poliziotti si sono presentati in un locale ed andando a spulciare nei documenti del gestore si è scoperto che era privo di autorizzazioni.
Non avrebbe dovuto alzare nemmeno la saracinesca, stando a sentire gli uomini della Questura che, anche per lui, hanno formalizzato una proposta di chiusura dell’attività. Sotto il tacco del commissariato di Ortigia è rimasto anche il proprietario di una palestra che si trova in viale Teracati. Pure in questo caso, l’input è partito da una segnalazione di un gruppo di residenti di una palazzina vicina, ”bombardati” dalla musica che, evidentemente, serviva per caricare i clienti del gestore. Avrebbe sforato i decibel indicati dalla legge ed è quello che gli hanno contestato gli investigatori. In questa raffica di controlli, tra ristoranti e pizzeria, è andata peggio al proprietario del locale della Fontana Aretusa, che ha subito una denuncia «poiché aveva realizzato una canna fumaria che produceva emissioni e fumi molesti, in violazione del regolamento edilizio e, comunque, priva delle necessarie autorizzazioni» fanno sapere dal palazzo della Questura. Le verifiche hanno poi riguardato le condizioni igieniche delle attività commerciali ma, a parte qualche violazioni, come la mancanza di reti per evitare l’incursione degli insetti, non si sono riscontrate gravi irregolarità, tali da pregiudicare la salute pubblica.

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